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La Francia fornisce missili a lungo raggio all’Ucraina

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Il presidente Emmanuel Macron ha fornito a Kiev come promesso la variante francese del missile Storm Shadow. Lo riporta RT citando un filmato del ministero della Difesa ucraino in cui il presidente Volodymyr Zelens’kyj è visto posare per una foto con un razzo contrassegnato come SCALP-EG.

 

Macron ha inizialmente annunciato la sua decisione di fornire all’Ucraina «missili a lungo raggio» a maggio, e ha raddoppiato la promessa al vertice della NATO a Vilnius a luglio, ma fino ad ora non si sapeva quando sarebbero stati consegnati.

 

In un video non datato condiviso domenica dalle autorità ucraine, si vede Zelensky firmare un missile attaccato a un jet caccia Su-24. L’armamento è stato contrassegnato come SCALP-EG nei colori della bandiera francese e un mix di stemma ucraino con la Torre Eiffel all’interno.

 

Non è chiaro quanti missili francesi siano stati consegnati e quando.

 

Il ministero della Difesa ucraino ha chiamato i missili con il suo nome britannico Storm Shadow in quanto ha lasciato intendere che il proiettile autografato la presidente è stato utilizzato in un recente attacco su due ponti che collegano la penisola di Crimea alla regione russa di Kherson.

 

 

Il franco-britannico Storm Shadow / SCALP-EG è un missile da crociera lanciato dall’aria a lungo raggio con un raggio di tiro di circa 250 chilometri. È stato sviluppato negli anni Novanta e utilizzato in una serie di operazioni militari occidentali, tra cui l’intervento della NATO in Libia e l’attacco in Siria condotto congiuntamente da Stati Uniti, Regno Unito e Francia nel 2018.

 

Kiev ha ripetutamente utilizzato i missili per colpire strutture civili, da quando ha ricevuto un numero imprecisato di Storm Shadows dal Regno Unito. Secondo funzionari russi, a maggio sono stati sparati contro due impianti civili nella città russa di Lugansk, ferendo diverse persone, tra cui sei bambini.

 

Sabato, l’Ucraina ha lanciato circa 12 Storm Shadows / SCALP-EG sui ponti che collegano la Crimea alla regione di Kherson. Almeno tre missili hanno attraversato le difese aeree russe, secondo le autorità locali, danneggiando due ponti sullo stretto di Chongar e sullo stretto di Tonkiy.

 

L’attacco ha anche danneggiato una scuola rurale e rotto un gasdotto locale, lasciando la vicina città di Genichesk senza rifornimenti, secondo il governatore ad interim della regione di Kherson, Vladimir Saldo, che ha sottolineato che i ponti danneggiati sono stati scarsamente utilizzati per esigenze militari e sono installazioni infrastrutturali puramente civili.

 

Come riportato da Renovatio 21, con gli Storm Shadow erano stati colpiti a Kherson pure i rifugi degli sfollati per l’alluvione seguente la distruzione della diga di Kakhovska.

 

Francia e Russia sono arrivate ai ferri corti su un’altra faglia di questa guerra mondiale «tiepida»: l’Africa. La giunta golpista del Niger, che pare aver incontrato membri del gruppo Wagner che già assistono i limitrofi Burkina Faso e Mali, ha sospeso le importazioni di uranio, con le quali la Francia alimenta fino al 30% della sua industria nucleare.

 

In assenza dell’uranio nigerino, la Francia potrebbe essere costretta ad andare a cercare l’uranio in un mercato mondiale che è dominato dalla Federazione Russa, come testimonia il fatto che la sostanza non è mai stata sanzionata degli USA, che comprano uranio dai russi per miliardi anche in questo momento.

 

Un decremento dell’energia nucleare francese potrebbe significare problemi per l’Italia – e, magari, pure blackout – che dopo il referendum nucleare 1986 riceve da Oltralpe almeno il 6% del suo fabbisogno elettrico.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

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