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La CIA ama Telegram
Gli Stati Uniti e il loro braccio di «soft power» controllato dalla CIA hanno utilizzato l’app di social media crittografata Telegram per fomentare rivolte e movimenti di protesta contro i governi stranieri che ritengono indesiderabili, ha affermato l’ex funzionario dell’amministrazione Trump e attivista per la libertà di parola in rete Mike Benz.
Il Benz ha aggiunto che Telegram è stato «il beniamino della CIA, del Dipartimento di Stato e dell’USAID» per le operazioni politiche in tutto il mondo, grazie ai suoi quasi miliardi di utenti e alla facilità con cui possono essere indirizzati ai canali necessari per il reclutamento.
I commenti sono stati fatti durante un’intervista rilasciata mercoledì al giornalista americano Tucker Carlson. Benz, funzionario del Dipartimento di Stato sotto l’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, ora dirige l’ente di controllo della libertà di parola Foundation for Freedom Online.
Carlson ha chiesto a Benz di un possibile ruolo degli Stati Uniti nell’arresto del co-fondatore e CEO di Telegram Pavel Durov in Francia la scorsa settimana. Mercoledì, un tribunale di Parigi ha accusato Durov di complicità in diversi crimini perpetrati tramite la sua app, nonché di mancata collaborazione con le autorità francesi, che tuttavia, dopo collaborazioni riguardo alle comunicazioni dei terroristi e incontri con il presidente Macron, gli avevano assegnato tre anni fa la cittadinanza.
Was the Biden administration involved in the arrest of Telegram CEO Pavel Durov? Mike Benz explains.
(1:20) Who Was Involved in Pavel Durov’s Arrest?
(15:50) How Telegram Is Used by the CIA
(27:22) Domestic Policy Doesn’t Exist
(34:19) The Redefining of Democracy
(39:21) The… pic.twitter.com/cmgWWCIIpw— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) August 28, 2024
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Sebbene il Benz non abbia fatto speculazioni, ha osservato che l’arresto di Durov è in linea con il modello di tattiche di “soft power” perseguite dagli Stati Uniti in passato.
Gli Stati Uniti hanno sostenuto la libertà di parola a livello globale per decenni, «in gran parte» perché consente al Paese di costruire resistenza e movimenti politici o paramilitari «in Paesi in cui il Dipartimento di Stato americano cerca il controllo politico», ha affermato l’ex funzionario. L’app di social media crittografata end-to-end Telegram di Durov è stata determinante in questo sforzo, ha affermato Benz.
Il motivo per cui «26 ONG finanziate dal governo degli Stati Uniti» hanno condannato la Russia per aver tentato di vietare Telegram nel 2018 era che «il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti stava usando Telegram», sfruttando la sua crittografia e la popolarità locale «per fomentare proteste e rivolte in Russia, proprio come hanno fatto in Bielorussia, Iran, Hong Kong e hanno tentato di fare in Cina», ha affermato l’ex funzionario del Dipartimento di Stato.
La crittografia dell’app è un potente mezzo per eludere il controllo statale sui media e consentire «a gruppi politici o dissidenti finanziati dagli Stati Uniti di raccogliere decine di migliaia di sostenitori con relativa impunità», ha aggiunto.
Il Benz ha affermato che Telegram era il «canale principale» quando gli Stati Uniti stavano «di fatto orchestrando una rivoluzione colorata in Bielorussia» nel 2020.
«Il National Endowment for Democracy (NED) stava effettivamente pagando i principali amministratori dei canali Telegram che hanno orchestrato quelle rivolte», ha affermato, definendo il NED «uno dei più prolifici strumenti della CIA nell’arsenale».
Secondo Benz, questa pratica fa parte di una campagna di lunga data condotta da Stati Uniti, Regno Unito e altri partner della NATO per ottenere il controllo politico sui territori dell’ex Unione Sovietica e sulle loro risorse.
Come riportato da Renovatio 21, il Benz ritiene che dietro al sistema della censura globale (quindi anche dei vostri account personali) vi sia una decesione di Dipartimento di Stato USA e NATO scaturita a metà degli anni 2010 dopo le batoste dell’annessione della Crimea e della Brexit.
Ciò lo porta a dire che viviamo sotto «military rule», cioè sotto il comando dei soldati.
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