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La California punirà i dottori che diffondono la «disinformazione medica»

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Il ministero della Verità medica è realtà.

 

Il parlamento californiano guidato dai Democratici ha approvato un disegno di legge che punirebbe i medici che «diffondono disinformazione» sul vaccino COVID-19.

 

Il disegno di legge, chiamato AB 2098, consentirebbe al California Medical Board – l’ordine dei medici californiano ð  di radiare dall’albo i medici che si discostano dalla narrativa ufficiale del COVID.

 

Dal New York Times :

 

«La legge indicherebbe la diffusione di informazioni mediche false o fuorvianti ai pazienti come “condotta non professionale”, soggetta a punizione da parte dell’agenzia che autorizza i medici, il Medical Board of California. Ciò potrebbe includere la sospensione o la revoca della licenza di un medico per esercitare la professione medica nello stato» riporta il New York Times.

 

«Sebbene la legislazione abbia sollevato preoccupazioni sulla libertà di parola, gli sponsor del disegno di legge hanno affermato che l’ampio danno causato da informazioni false richiedeva la responsabilità di medici incompetenti o malintenzionati». Eccerto, i medici che si oppongono, in scienza e coscienza, a trattamenti e protocolli imposti o sono ignoranti (non fanno lo sforzo di leggere le circolari e guardare il telegiornale) oppure sono «cattivi» (il medico no-vax, risaputamente, è un sadico che vuole infliggere il maggior dolore possibile alla popolazione, che pure potrebbe aver giurato a Ippocrate di difendere per tutta la vita).

 

«Affinché un paziente possa dare il consenso informato, deve essere ben informato», ha affermato il senatore dello Stato Richard Pan, pediatra del Partito Democratico coautore del disegno di legge. Pare di capire, quindi, che essere «ben informato» significa semplicemente assentire, e ignorare il volume di studi preoccupanti usciti in tutto il mondo sin dalla prima ora.

 

Strano concetto di informazione: è in realtà censura e lavaggio del cervello.

 

Strano concetto di consenso: è in realtà pura sottomissione.

 

Il governatore della California, l’alunno del World Economic Forum Gavin Newsom – figlio dell’uomo che aiutò il miliardario Getty a pagare il riscatto del nipote rapito alla ‘Ndrangheta che ebbe come conseguenza la creazione del mercato intercontinentale della cocaina monopolizzato dai calabresi – ha poche settimane per firmare il disegno di legge, ma non ha dichiarato pubblicamente la sua posizione al riguardo al momento della stesura di questo documento.

 

Se Newsom firmasse il disegno di legge, lo stato istituirebbe una «Autorità per la disinformazione» che indagherebbe sui medici per contraddire i trattamenti COVID ufficialmente approvati, come la prescrizione di ivermectina o idrossiclorochina.

 

«La normativa definisce la disinformazione come falsità “diffuse deliberatamente con intento doloso o con l’intento di trarre in inganno”» scrive il NYT.« Avanzando nei dibattiti a volte controversi su trattamenti COVID alternativi, spesso non provati, il disegno di legge definisce la disinformazione come la diffusione di informazioni “contraddette dal consenso scientifico contemporaneo contrarie allo standard di cura”».

 

Ci chiediamo: chi stabilisce in consenso? Studi e riviste pagati da Big Pharma? Funzionari sanitari come Fauci, che mentono e ora fuggono?

 

Un gruppo di medici avvocati chiamato Physicians for Informed Consent (PIC) ha intentato una causa chiedendo un’ingiunzione contro questo disegno di legge, dicendo che «intimidirebbe» i medici al silenzio invece di consigliare i pazienti e definendo la definizione di disinformazione del disegno di legge «irrimediabilmente vaga».

 

Come riporta Zerohedge, un altro gruppo di difesa chiamato Californians for Good Governance ha notato che la crisi non riguarda la disinformazione, ma una «crisi di credibilità istituzionale» dopo la pandemia di COVID.

 

«Il pubblico ha perso la fiducia nell’establishment medico e la censura non ricostruirà quella fiducia. In effetti, è il modo più sicuro per erodere ulteriormente quella fiducia», ha dichiarato il gruppo a giugno mentre il disegno di legge era in discussione in legislatura.

 

Quindi, qualora il governatore Newsom dovesse firmare il disegno di legge anziché porre il veto nelle prossime settimane, probabilmente dovrà comunque affrontare sfide legali a causa dell’aperta contraddizione della legge con il Primo Emendamento della Costituzione Americana.

 

Sono tentativi, come quello fatto da Biden, e in teoria ritirato: tuttavia, è impossibile vedere come il ministero della Verità preconizzato da Orwell stia diventando realtà, e sotto l’auspicio di partiti e soggetti che, in USA come in Italia, si dicono «democratici».

 

Ribadiamo l’importanza del caso: non si tratta qui della sola libertà di espressione dei cittadini, ma della libera disposizione dei propri corpi, dell’autonomia corporale (tanto invocata se si tratta di uccidere il proprio figlio) che viene negata dalla classe medica e dalle imposizioni di Stato – in breve, si tratta della vostra sovranità biologica.

 

Libertà di parola, habeas corpus, stato di diritto: sì, viviamo in un mondo post-costituzionale. Post-democratico. Post-umano.

 

 

 

 

 

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