Sanità
Kennedy annuncia un piano per creare un’alternativa all’OMS con USA e Argentina
Il Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., e il suo omologo argentino, il ministro della Salute Mario Lugones, hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui ribadiscono che entrambi i loro Paesi si stanno ritirando dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, svelando al contempo i piani per istituire un sistema sanitario internazionale alternativo.
«Ho avuto un incontro meraviglioso con il Presidente argentino Milei in merito al ritiro reciproco dei nostri paesi dall’OMS e alla creazione di un sistema sanitario internazionale alternativo basato su standard scientifici di eccellenza e libero da impulsi totalitari, corruzione e controllo politico» ha scritto Kennedy su X.
I had a wonderful meeting with Argentine President @JMilei about our nations’ mutual withdrawal from the WHO and the creation of an alternative international health system based on gold-standard science and free from totalitarian impulses, corruption, and political control. pic.twitter.com/08VLQgxrgK
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) May 27, 2025
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A gennaio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che avrebbe ritirato gli Stati Uniti dall’OMS «a causa della cattiva gestione da parte dell’organizzazione della pandemia di COVID-19 scoppiata a Wuhan, in Cina, e di altre crisi sanitarie globali, della sua incapacità di adottare riforme urgenti e della sua incapacità di dimostrare indipendenza dall’inappropriata influenza politica degli stati membri dell’OMS».
Durante un discorso alla 78ª Assemblea mondiale della sanità, tenutasi a Ginevra il 20 maggio, Kennedy ha giustificato la decisione del presidente, affermando che «non solo l’OMS ha ceduto alle pressioni politiche della Cina, ma non è nemmeno riuscita a mantenere un’organizzazione caratterizzata da trasparenza e governance equa da parte e per i suoi Stati membri».
«L’OMS spesso agisce come se avesse dimenticato che i suoi membri devono rispondere ai propri cittadini e non agli interessi transnazionali o aziendali», ha aggiunto.
Allo stesso modo, in un altro post su X, Kennedy ha dichiarato che «come molte istituzioni tradizionali, l’OMS è impantanata in un eccesso burocratico, paradigmi radicati, conflitti di interesse e politiche di potere internazionali. Mentre storicamente gli Stati Uniti hanno fornito la maggior parte dei finanziamenti all’organizzazione, altri Paesi come la Cina hanno esercitato un’influenza indebita sulle sue attività, in modi che servivano i propri interessi e non particolarmente quelli dell’opinione pubblica globale».
«La cooperazione globale in materia di salute è ancora di fondamentale importanza per il presidente degli Stati Uniti e per me, ma non sta funzionando molto bene sotto l’OMS, come dimostrano i fallimenti dell’era COVID. Esorto i ministri della salute di tutto il mondo e l’OMS a considerare il nostro ritiro dall’organizzazione come un campanello d’allarme».
Like many legacy institutions, the WHO has become mired in bureaucratic bloat, entrenched paradigms, conflicts of interest, and international power politics. While the United States has provided the lion’s share of the organization’s funding historically, other countries such as… pic.twitter.com/VvWbVBkb6M
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) May 20, 2025
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Come riportato da Renovatio 21, Kennedy la settimana scorsa ha definito l’OMS come un organizzo compromesso e sottomesso alla Cina.
Nella dichiarazione congiunta argentino-statunitense si legge:
«La gestione della pandemia di COVID-19 da parte dell’OMS ha evidenziato gravi carenze strutturali e operative che hanno minato la fiducia globale e hanno evidenziato l’urgente necessità di una leadership indipendente e scientifica in materia di salute globale» scrive la dichiarazione congiunta».
«Esistono preoccupazioni ben documentate riguardo alla gestione precoce della pandemia e ai rischi associati ad alcuni tipi di ricerca. Invece di garantire una trasparenza tempestiva, l’OMS non è riuscita a fornire un accesso cruciale alle informazioni, compromettendo la capacità dei Paesi di agire rapidamente ed efficacemente, con conseguenze globali devastanti».
«L’assenza di riforme significative, le richieste finanziarie sproporzionate e la crescente politicizzazione dell’organizzazione hanno infine spinto gli Stati Uniti e l’Argentina a ritirarsi dall’OMS. L’organizzazione si è allontanata dalla sua missione fondante, diventando sempre più dipendente da contributi volontari e vulnerabile all’influenza di programmi non scientifici. Questa deviazione ha distolto l’attenzione dall’affrontare le reali minacce per la salute pubblica».
«Il ritiro segna l’inizio di un nuovo percorso: verso la costruzione di un moderno modello di cooperazione sanitaria globale fondato su integrità scientifica, trasparenza, sovranità e responsabilità. Il nostro impegno comune è rivolto a interventi di sanità pubblica economicamente vantaggiosi e basati sull’evidenza scientifica, che diano priorità alla prevenzione, soprattutto nei bambini, affrontando le cause profonde come le tossine ambientali, le carenze nutrizionali e il mancato rispetto degli standard di sicurezza alimentare».
«L’iniziativa statunitense “Make America Healthy Again” sta già mostrando progressi storici. Approfondire la collaborazione con partner che condividono questi principi stimolerà l’innovazione, ridurrà i costi e contribuirà a costruire un futuro più solido e sano. Il governo argentino, da parte sua, ha ereditato un sistema sanitario devastato e sta ora compiendo rapidi progressi nella sua ricostruzione e nel suo rafforzamento, con una rinnovata attenzione alla trasparenza e alla qualità dell’assistenza per tutti i cittadini».
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«Le reali minacce per la salute richiedono urgenza e una scienza di riferimento. Sotto la presidenza di Donald J. Trump, gli Stati Uniti stanno ripristinando un approccio sovrano e orientato ai risultati, che pone le persone al di sopra della politica. Allo stesso modo, l’Argentina sostiene sistemi sanitari pubblici radicati nell’autonomia, nella trasparenza, nell’innovazione e nel rigore scientifico».
«Non possiamo più sostenere un sistema che non riesce a proteggere la nostra gente o a rispettare il suo mandato. Stati Uniti e Argentina invitano tutte le nazioni impegnate nell’integrità scientifica, nella trasparenza e nella difesa della dignità umana a unirsi a noi per dare forma a una nuova era di cooperazione sanitaria globale, incentrata sui risultati, sulla sovranità e su un futuro più sicuro per tutti».
Lo sviluppo arriva mentre vari Paesi hanno firmato il Trattato Pandemico OMS, che di fatto erode la sovranità di popoli e nazioni sottomettendoli ad imperativi sanitari. L’Italia si è astenuta dal voto, ma ci si chiede perché mai non abbia votato contro.
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Immagine da Twitter