Geopolitica

Il presidente goscista rivendica la sovranità del Cile sull’Antartide

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Il presidente cileno Gabriel Boric è entrato nella storia diventando il primo leader latinoamericano a visitare il Polo Sud, riaffermando la rivendicazione di sovranità del Cile su parte dell’Antartide.

 

Accompagnato dal ministro della Difesa Maya Fernandez, dal ministro dell’Ambiente Maisa Rojas e da alti funzionari militari, il presidente Boric ha intrapreso il viaggio il 2 gennaio 2025, partendo da Punta Arenas nel Cile meridionale a bordo di un aereo da trasporto militare Hercules C-130. La sua prima tappa è stata la stazione di ricerca cilena sul ghiacciaio Union prima di proseguire verso il Polo Sud.

 

Più tardi quel giorno, la delegazione ha visitato la stazione Amundsen-Scott South Pole degli Stati Uniti, dove hanno trascorso circa due ore incontrando ricercatori e osservando progetti scientifici. L’ufficio presidenziale ha descritto la visita come avvenuta «in un momento importante per gli sforzi scientifici del Cile nella regione».

 

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«Questa è una pietra miliare per noi», ha detto il Boric in un filmato trasmesso dalla televisione cilena. «È la prima volta che un presidente cileno viene al Polo Sud e parla della missione antartica del Cile».

 

Boric ha anche dichiarato che la visita è stata «una conferma della nostra rivendicazione di sovranità» su una parte del continente.

 


Nel corso del XX secolo, diversi Paesi, tra cui Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Argentina e Giappone, hanno istituito stazioni di ricerca in Antartide per supportare studi scientifici e mantenere una presenza nella remota regione. Dal 1961, il Trattato Antartico ha regolamentato le attività sul continente e sui mari circostanti, designando la regione una riserva scientifica e proibendo al contempo le operazioni militari per prevenire tensioni geopolitiche.

 

Il Cile ha mantenuto una presenza continua in Antartide per decenni, gestendo diverse stazioni di ricerca e partecipando attivamente al Sistema del Trattato Antartico. Storicamente, i suoi sforzi di ricerca si sono concentrati nell’Antartide settentrionale. Tuttavia, secondo una dichiarazione della presidenza, il Cile ora mira ad espandere i suoi sforzi scientifici ai mari di Bellingshausen e Weddell.

 

Sebbene sette paesi, tra cui il Cile, abbiano rivendicazioni territoriali in Antartide, il dipartimento di Stato americano sostiene che «gli Stati Uniti e la maggior parte degli altri Paesi non riconoscono tali rivendicazioni».

 

L’ex segretario di Stato Enrico Kissinger (1923-2023) ebbe a definire il Cile come un «pugnale puntato al cuore dell’Antartide», per sottolinearne il ruolo in teoria innocuo che esso avrebbe nella sfera della geopolitica.

 

Il Boric è noto per le sue tendenze gosciste, che lo hanno portato a figure grottesche, come quando pensò bene di portare una squadra tutta femminile al campionati mondiali SWAT – riservati cioè alle squadre di intervento della polizia – con esiti tra l’umiliante e l’esilarante.

 

Il Cile di Boric si è unito al Sud Africa nella causa alla Corte Internazionale di Giustizia contro Israele per genocidio.

 

Nonostante gli sforzi del Boriccio, il popolo cileno respinse due anni fa una proposta di nuova Costituzione che le forze vicini al presidente avevano riempito di temi gender, abortisti e «climatici».

 

Va ricordato, inoltre, che il presidente nulla fece per aiutare il caso di Gonzalo Lira (1968-2024), scrittore e giornalista, discendente dal fondatore del Cile José Miguel Carrera Verdugo, ingiustamente detenuto, torturato e lasciato morire nelle carceri ucraine.

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