Geopolitica

Il presidente croato accusa Londra delle tensioni in Ucraina

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Il presidente croato Zoran Milanovic ha pubblicamente accusato i britannici di spingere per la guerra in Ucraina. Lo riporta EIRN.

 

Nelle dichiarazioni riportate da Euractiv, Milanovic ha affermato che non c’è stabilità europea o europea senza la Russia: «la Russia è un fattore in questa equazione e dovremmo avere un accordo con la Russia», ha affermato.

 

Milanovic ha accusato la Gran Bretagna di «istigazione» e ritiene che spingere l’Ucraina verso il confronto con la Russia sia «irresponsabile».

 

Secondo quanto riferito, Milanovic ha snobbato il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace quando si è fermato a Zagabria all’inizio di questa settimana. Alla domanda sul perché, il presidente ha detto ai giornalisti che non usualmente incontra i ministri della Difesa.

«La Russia è un fattore in questa equazione e dovremmo avere un accordo con la Russia»

 

«Non so nemmeno il nome di questo. Incontro forse con quelli degli affari esteri, forse quelli della Russia, dell’America. Non ho niente di cui parlare con i ministri, in particolare con il Regno Unito. Non incontro i ministri della Difesa tranne le superpotenze. Il Regno Unito ha lasciato l’UE e questo le dà meno importanza», ha affermato il presidente zagrebese.

 

Milanovic ha concluso accusando la Gran Bretagna di «ingannare l’Ucraina, incitandola e tenendola in ostaggio delle relazioni tra Londra, che è diventata una potenza di secondo ordine, e Washington».

 

Il governo croato ha chiaramente una visione diversa, tuttavia, non solo accogliendo il ministro della guerra britannico Wallace, ma anche firmando un accordo di partenariato strategico tra i due ministeri della Difesa e un accordo che regola il rafforzamento delle relazioni all’interno della NATO, i Balcani occidentali, affrontando minacce ibride, e la cooperazione per migliorare l’interoperabilità delle forze armate dei due Paesi.

 

Pochi giorni fa il presidente  Milanovic, che ha aderito alla NATO nel 2009, aveva affermato che l’Ucraina non dovrebbe mai essere ammessa alla NATO, riporta il New York Times. In caso di attacco russo all’Ucraina, il presidente ha detto che «la Croazia deve allontanarsi da essa come da un incendio».

 

Quattro mesi fa il presidente Milanovic aveva attaccato i media internazionali (specie quelli dell’establishment americano) dicendo che spingevano forsennatamente per la creazione di un clima di paura e per il vaccino COVID.

 

«Comincio ogni giorno con la CNN e quei pochi canali, e mi chiedo se io sono normale o loro sono pazzi», aveva dichiarato il presidente Milanovic. «Hanno diffuso il panico, lo hanno fatto sin dall’inizio. Non sono gli unici, ma semplicemente non c’è certezza assoluta, non c’è vita senza rischi, senza possibilità di ammalarsi».

 

A chi lamentava il basso tasso di iniezioni in Croazia, Milanovic aveva risposto: «non mi interessa. Siamo abbastanza vaccinati e lo sanno tutti. Non andremo oltre il 50%, lasciamo che ci recintino con il filo spinato».

 

Due settimane fa l’eurodeputato croato Miroslav Kolakusic aveva affrontato faccia a faccia il presidente Macron, nell’occasione del vertice con la Francia presidente di turno UE, dicendogli che «le vaccinazioni obbligatorie rappresentano la pena di morte e la sua esecuzione per molti cittadini».

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa durante il carnevale a Castelli, città di 40 mila abitanti della regione spalatino-dalmata della Croazia, è comparso un carro raffigurava Bill Gates, con medaglione massonico collo, intento a dare ritmiche martellate sui testicoli di un caprone con il volto proprio del presidente croato Milanovic.

 

Alla fine della parata carnevalesca, il pupazzone di cartapesta di Bill Gates è stato dato alle fiamme. Che Milanovic abbia magicamente preso coscienza a partire da quel rito?

 

Dall’Est Europa, sempre più spesso, arrivano grandi soddisfazioni.

 

 

 

 

 

Immagine di SDP Hrvatske via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

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