Alimentazione

Il Grande Reset dell’agricoltura: prezzi in aumento e terreni venduti a grandi gruppi non-agricoli

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Negli USA si sta assistendo ad una corsa verso i terreni agricoli.

 

Nuovi dati sulle vendite di terreni agricoli nel settimo distretto della Federal Reserve, che comprende Iowa, Illinois, Indiana, Michigan e Wisconsin, mostrano che i prezzi medi dei terreni agricoli sono aumentati del 22% in valore dal 2021 al 2022.

 

È rilevante inoltre un altro dato: non solo il numero di vendite è in aumento, ma lo è la quota di investitori non-agricoltori.

Non solo il numero di vendite è in aumento, ma lo è la quota di investitori non-agricoltori

 

Il rapporto di febbraio 2022 della FED fornisce i dati. Un commerciante di terreni di Iowa Falls, Jeffrey Obrecht, noto come il «Dirt Dealer» («il commerciante di fango»), afferma che le vendite di terreni agricoli sono in aumento.

 

«Sono nel settore da 41 anni, e questo [momento] è forte come non ho mai visto. Normalmente vendiamo 35 fattorie all’anno. Nel 2021 ne abbiamo vendute 76».

 

Obrecht ha continuato dicendo che «in un anno normale, il 20% delle fattorie viene venduto a investitori (…) e l’80% viene venduto ad agricoltori o proprietari terrieri adiacenti. Ora, nel 2021, circa il 40% dei terreni venduti è andato a investitori (…), e solo il 60% è andato ad agricoltori e proprietari terrieri adiacenti».

 

Un sondaggio afferma che oltre il 56% dei 147 banchieri legati all’agricoltura dice di aspettarsi un ulteriore aumento dei valori dei terreni agricoli nel primo trimestre del 2022.

 

La corsa all’acquisto di terreni da parte del grande capitale finanziario e dell’oligarcato globale è un fenomeno di cui Renovatio 21 parla da tempo.

 

Il Forum di Davos, l’ente che propala il Grande Reset, a novembre 2020 tenne un grande convegno che riuniva le grandi multinazionali mondiali (Cargill, Walmart,  McDonalds, Unilever, PesiCo ma anche la banca Rabobank) ed enti interessati (il WWF, il governo olandese) attorno al tema del cibo, programmando la costruzione di un’economia «verde» per la terra post-pandemica.

 

Come noto, nel 2020 è emerso che il più grande proprietario territorio negli USA è divenuto, a furia di acquistare campi e proprietà, Bill Gates.

 

Secondo Robert Kennedy jr., si tratta di una grande mosse per assicurarsi, dopo il monopolio informatico e sanitario a livello mondiale, anche quello alimentare.

 

«Gates è silenziosamente diventato il più grande proprietario di terreni agricoli negli Stati Uniti. Il portafoglio di Gates comprende ora circa 242.000 acri di terreni agricoli americani e quasi 27.000 acri di altri terreni in Louisiana, Arkansas, Nebraska, Arizona, Florida, Washington e altri 18 stati» scriveva Kennedy l’anno scorso.

 

In realtà, il sistema agricolo di Gates si è già visto all’opera in Africa, dove – sotto la falsa machera dell’ecologia – ha introdotto piantagioni OGM. Del grande produttore di OGM e pesticidi Monsanto Gates è uno dei maggiori azionisti.

L’obbiettivo è quello di avere il monopolio non più solo sul software e sul farmaco, ma sugli alimenti – in pratica, il dominio totale sulla vita umana

 

«Sotto il sistema di piantagioni di Gates, le popolazioni rurali africane sono diventate schiave sulla propria terra di una tirannica servitù di strumenti high-tech, meccanizzazione, orari rigidi, condizionalità gravose, crediti e sussidi che sono le caratteristiche distintive della “Rivoluzione Verde” di Bill Gates».

 

Si è capito dunque cosa intenderà farci, sul suo impero di campi. Un ruolo centrale lo avrà il software della vita, la genetica, la cui manipolazione (il CRISPR), come riportato da Renovatio 21, è oramai ostentata da Gates perfino nei video natalizi.

 

«Gates si è autoproclamato comandante generale nella guerra ai pirati dei Big Data per saccheggiare e monopolizzare i dati genomici di milioni di piante allevate dai contadini nel corso dei millenni» scrive Kennedy.

 

Ha detto Vandana Shiva: «Gates ha dichiarato una guerra chimica non solo alla natura, ma ai sistemi metabolici del nostro corpo e la simbiosi nel microbioma intestinale con la sua ossessione per i pesticidi e gli erbicidi, e la sua campagna per convertire l’umanità agli OGM».

 

L’obbiettivo è quello di avere il monopolio non più solo sul software e sul farmaco, ma sugli alimenti – in pratica, il dominio totale sulla vita umana.

 

Questo è il Grande Reset a cui andiamo incontro: la centralizzazione di un potere assoluto che ammette solo schiavi.

 

 

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