Gli elettori olandesi sostengono il suicidio assistito per le «vite complete»

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

I risultati dei sondaggi d’opinione professionali sulle questioni sociali devono essere presi con le pinze, a meno che non indichino enormi preferenze degli elettori.

Tuttavia, i Paesi Bassi forniscono un esempio di enorme preferenza degli elettori. Secondo NL Times, un sondaggio Kieskompas condotto su quasi 200.000 persone ha rilevato che l’80% delle persone intervistate crede che dovrebbero essere in grado di ottenere aiuto per morire quando sentono di aver completato la loro vita.

Un partito olandese chiamato D66 sta promuovendo un disegno di legge per consentire il suicidio assistito a vita completata. Solo il 10% si oppone alla proposta di legge e un altro 10% è indeciso.

Kieskompas ha detto che l’accordo ha attraversato gruppi di popolazione; il sesso, l’età o il livello di istruzione non hanno fatto alcuna differenza nell’importo del sostegno.

Il disegno di legge D66 consentirebbe alle persone sopra i 75 anni di decidere quando morire con un aiuto professionale se ritengono di aver raggiunto la fine di una vita completa. Ci sarebbe un processo di sei mesi in cui devono incontrare un «consulente di fine vita» almeno tre volte.

Lo scrittore di bioetica Wesley J. Smith ha osservato nel suo articolo sulla National Review che le garanzie sembrano essere deboli:

«L’eutanasia “a vita completata” consentirebbe di sopprimere gli anziani sani. E perché l’ammissibilità dovrebbe essere determinata dall’età? Una volta accettato il concetto di “”vita compiuta”, perché non aprire l’opzione della morte anche ai più giovani? In effetti, ogni persona con tendenze suicide non crede forse che la propria vita sia completa? In teoria non esiste alcun principio limitante».

Michael Cook

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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