Misteri
Ex capo della polizia ucraina trovato morto in Spagna
Un uomo trovato morto in Spagna a giugno, apparentemente annegato, è stato identificato come un ex capo della polizia ucraina che in passato ha prestato servizio in una task force contro la criminalità organizzata. Lo riporta la stampa spagnuola
Il decesso è avvenuto nello stesso complesso di appartamenti nella cittadina costiera di Villajoyosa dove l’anno scorso era stato ucciso un pilota militare russo disertato in Ucraina. Secondo El Espanol, il corpo del cittadino ucraino 61enne Igor Grushevsky è stato trovato galleggiante in una piscina comunale poco profonda il 29 giugno. Grushevsky avrebbe acquistato un appartamento nel condominio qualche mese prima.
I giornalisti hanno poi identificato la vittima come un capo della polizia in pensione che aveva guidato operazioni contro la criminalità organizzata nelle regioni ucraine di Cherkasy e Kirovograd negli anni Novanta. I diplomatici ucraini hanno confermato l’identità dell’uomo lunedì.
La stampa russa aggiunge che sembra che il Grushevsky abbia mantenuto un basso profilo e non abbia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale di residenza in Spagna, il che ha portato a ipotizzare che potesse essere nascosto.
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Le autorità spagnole non hanno annunciato alcuna indagine formale sull’accaduto. I vicini hanno dichiarato a El Espanol di ritenere che Grushevsky possa aver avuto un ictus. Il corpo non presentava lesioni esterne, sebbene si sia visto del sangue fuoriuscire da un orecchio.
La morte, descritta dai media come «misteriosa», ha sconvolto la comunità locale, a meno di un anno e mezzo dall’omicidio di alto profilo di un ex pilota militare russo fuggito in Ucraina che viveva sotto falsa identità a Villajoyosa, quando è stato colpito da quello che sembrava un omicidio professionale. La stampa occidentali aveva accusato la Russia di aver orchestrato l’omicidio per rappresaglia. Mosca non ha né confermato né smentito il suo coinvolgimento.
Anche in altre parti del Regno vi sono stati casi di polizia che riguardavano ucraini. Due mesi fa l’ex deputato e consigliere presidenziale ucraino Andrey Portnov è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in un sobborgo della capitale spagnola, Madrid. Il Portnov era presente nell’elenco almeno dal 2015 di Mirotvorets, il controverso database pubblico semi-ufficiale che cataloga gli individui considerati nemici dell’Ucraina.
Tre anni fa sempre in Spagna fu arrestato in un’operazione congiunta da poliziotti spagnoli e ucraini il famoso blogger critico del governo ucraino, Anatolij Sharij. Il blogger sarebbe stato accusato di tradimento. Tra le accuse anche quella di aver violato la sicurezza nazionale ucraina attraverso le sue attività nel regno dei media, mentre presumibilmente agiva per conto di forze «straniere». Il blogger aveva condannato l’operazione militare russa in Ucraina dopo che era stata lanciata alla fine di febbraio, ma ha continuato a sottolineare quelli che considerava difetti nella condotta di Kiev durante il conflitto in corso.
Come riportato da Renovatio 21, un anno il ministro della Difesa spagnuolo Margarita Robles si era opposta all’invio di Truppe NATO in Ucraina suggerito, tra gli altri, dal presidente della Repubblica francese Emanuele Macron.
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Immagine di Diego Delso via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International