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Droni consumer all’attacco di un impianto petrolifero. Gli Emirati annunciano la messa al bando

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Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il divieto totale di far volare droni di consumo ovunque all’interno del paese dopo che diversi droni sono stati utilizzati per attaccare un impianto petrolifero e un aeroporto nella capitale Abu Dhabi la scorsa settimana, una preoccupante escalation delle tensioni già accresciute nell’area.

 

Sabato, il Ministero dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che sta «attualmente interrompendo tutte le operazioni di volo per proprietari, praticanti e appassionati di droni, inclusi droni e velivoli sportivi leggeri», citando un «uso improprio».

 

Secondo l’ Associated Press, i droni volanti erano già limitati nelle aree residenziali e ovunque vicino agli aeroporti.

 

La scorsa settimana, diversi oggetti volanti hanno lanciato esplosivi e missili su un importante impianto petrolifero e sull’aeroporto internazionale della città, uccidendo tre persone. I ribelli Houthi dello Yemen hanno successivamente rivendicato l’attacco

La scorsa settimana, diversi oggetti volanti hanno lanciato esplosivi e missili su un importante impianto petrolifero e sull’aeroporto internazionale della città, uccidendo tre persone. I ribelli Houthi dello Yemen hanno successivamente rivendicato l’attacco.

 

Non sarebbe la prima volta che i ribelli Houthi usano droni – di tipo non consumer – per attaccare siti degli EAU, che sostenevano la guerra dell’Arabia Saudita contro lo Yemen degli Houthi, sciiti alleati dell’Iran.

 

L’anno scorso, erano stati lanciati esplosivi su obiettivi dello stesso aeroporto internazionale, una mossa poi condannata dalla Casa Bianca degli Stati Uniti.

 

Gli attacchi della scorsa settimana, tuttavia,  sono stati i primi a causare vittime, secondo la BBC.

 

Come riportato da Renovatio 21, dei droni sono stati utilizzati pochi mesi fa nel tentativo di assassinare il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi.

 

In Occidente, invece, vi è un’escalation delle proposte di utilizzo di droni in contesti urbani per pura sorveglianza della popolazione

In questi giorni è invece uscito un inquietante video che mostra l’utilizzo di droni consumer che sganciano bombe: si tratta di una nuova modalità con cui i cartelli di narcotrafficanti messicani attaccano gli avversari.

 

In Occidente, invece, vi è un’escalation delle proposte di utilizzo di droni in contesti urbani per pura sorveglianza della popolazione.

 

L’Australia sta invece sviluppando un modello di micro-droni suicidi che agiscono in sciame pilotati dall’Intelligenza Artificiale, raggiungono l’obbiettivo ed esplodono. Gli esperti spiegano che  potrebbero essere un’arma efficace nel caso i cinesi invadessero gli antipodi.

 

 

 

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