Droga

I Narcos messicani usano droni per bombardare i rivali

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Un drone di consumo modificato è stato utilizzato lunedì in un bombardamento su un cartello della droga rivale in Messico.

 

Il video del drone operato dal cartello mostra che diverse bombe sono state sganciate su un campo rivale in una nuova guerra per il territorio.

 

Secondo il quotidiano El Pais, il drone è stato operato dal cartello Jalisco New Generation (CJNG) e ha bombardato un cartello rivale nello stato di Michoacan.

 

Almeno una persona è rimasta ferita nell’attacco. L’intero incidente è stato filmato ed è ora sui social media.

 

Un secondo video mostra la distruzione del campo dopo lo sgancio di una serie di bombe. Poi il drone perde il controllo e si schianta a terra. È probabile che il drone sia stato abbattuto dal fuoco di armi leggere.

 

Vi sono informazioni per cui il cartello CJNG abbia iniziato l’uso di droni armati almeno dalla fine del 2017.

Come riportato da Renovatio 21, il trend dei droni consumer trasformati in armi letali in Medio Oriente ha già una storia cospicua, culminata con il tentativo di assassinio del primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi lo scorso 7 novembre.

 

Fondato nel 2009, CJNG è considerato uno dei cartelli più pericolosi e potenti del Messico. Il cartello ha inondato gli Stati Uniti con fentanil (il pericolosissimo oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina, prodotto per lo più in Cina e responsabile di decine di migliaia di overdosi letali) e metanfetamina e ha scatenato una guerra tra rivali per controllare le catene di approvvigionamento negli Stati Uniti.

 

La DEA (l’ente USA per la lotta alla droga) ha descritto CJNG come «una delle organizzazioni di traffico di droga più violente e prolifiche del Messico». I

 

«Nel frattempo, è solo questione di tempo prima che la violenza del cartello si riversi negli Stati Uniti. Diversi mesi fa, membri del cartello della droga pesantemente armati hanno sparato alle guardie del Texas di stanza in un posto di osservazione» scrive Zerohedge.

 

La notizia dei droni del cartello messicano arriva POCO più di un mese dopo che il professore del MIT Max Tegmark ha suonato l’allarme sul fatto che gli slaughterbots  potrebbero finire nelle mani di cartelli della droga assetati di sangue.

 

Come riportato da Renovatio 21, sciami di micro-droni esplosivi interamente autonomi (cioè, dotati di Intelligenza Artificiale in grado di trovare e colpire l’obbiettivo senza intervento umano) sono in costruzione in Australia, dove si crede che queste armi potrebbero servire in un eventuale conflitto con la Repubblica Popolare Cinese.

 

 

Anche la Cina un anno fa aveva rivelato la sua produzione di sciami di droni suicidi esplosivi, pubblicando un video in rete che mostrava un test.

 

 

Come riportato in un articolo di Renovatio 21 di due mesi fa, davanti a questo scenario si impone una riflessione politica e bioetica immensa: con l’Intelligenza Artificiale assassina, le armi autonome potrebbero essere più destabilizzanti delle armi nucleari.

 

 

 

 

 

Immagine di VisualMotionMedia via Deviantart pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported (CC BY-NC-ND 3.0)

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