Sanità

Dati governativi: nel 2021 sono morti migliaia di giovani in più. E non per il COVID

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L’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) pubblica il numero di morti under 44 comparato tra 2019, 2020, 2021. (il 2021 è aggiornato a settembre)

 

Ci sarebbe una differenza di 3.000 decessi in più nel 2021.

 

La fonte del grafico è Euromomo, l’ente di monitoraggio della mortalità, che tenta di rilevare e misurare le morti in eccesso relative alle malattie.

 

I Paesi monitorati sono Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania (Berlino), Germania (Hesse), Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Regno Unito-Inghilterra, Regno Unito-Irlanda del Nord, Regno Unito-Scozia, Regno Unito-Galles, Ucraina, Italia.

 

 

Qui abbiamo il grafico aggiornato a tutto il 2021.

 

 

L’ISPI pare affermare che l’aumento dei morti  – che viene pacificamente ammesso – dipenderebbe dal fatto che queste fasce anagrafiche sono quelle meno vaccinate.

 

Sosterrebbe insomma l’ISPI che gli under44  sarebbero morti di più nel 2021 perché si vaccinano meno. E accusa anche di «bufala» chi osa sospettare il contrario:



«In conclusione, si può stare tranquilli: il fatto che l’eccesso di mortalità post-vaccinazioni sia (percentualmente) più elevato tra le persone giovani non è evidenza che i vaccini uccidono, ma che proprio le persone più giovani non si sono vaccinate abbastanza. L’esatto opposto di quello che i nostri cari scettici del vaccino avrebbero voluto dimostrare».



Ora, non capiamo come sia possibile affermare una cosa del genere, dal momento che il numero di morti per COVID è riportato dall’Istituto Superiore di Sanità. È dunque possibile sapere con esattezza quante persone under 50 sono morte di COVID nel 2021. Il numero esatto ce lo dice il Ministero della Salute (ISS). Quindi è possibile verificare se la mortalità – prima della vaccinazione e dopo la vaccinazione – sia cambiata nella fascia di età 15-44.

 

Ci chiediamo inoltre come si faccia ad affermare che nel 2021 sono morti più giovani non vaccinati rispetto al 2020, se nel 2020 nessuno era vaccinato e nel 2021 la metà dei giovani si sono vaccinati.

 

Nel peggiore dei casi i morti giovani  di COVID nel 2021 sarebbero stati  sovrapponibili ai giovani deceduti nel 2020, anno in cui nessuno era vaccinato. Come può essere aumentata la mortalità dei giovani  nel 2021 se il Covid c’era già nel 2020? Una sfida alla logica di base.


Ad ogni modo, per capirlo analizziamo i decessi per COVID dichiarati dall’Italia nel 2020 e quelli dichiarati nel 2021.

 

Sommiamo i decessi da COVID under 50 dichiarati dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2021 e vediamo se la differenza di mortalità giustifica l’eccesso del grafico Euromomo.

 

L’Istituto Superiore di Sanità pubblica periodicamente dei bollettini che noi su Renovatio21 abbiamo sempre usato. Si trovano qui:  https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/open-data/OPENDATA-2022.zip



Facciamo noi il calcolo per voi. Se sommate tutti gli italiani under 50 deceduti per COVID nel 2021 arrivate alla cifra di 902. Gli under 40 sono 228. Esattamente sovrapponibile al 2020, come si vede dalla tabella sotto. 

 

 

Conclusione: nel 2021 risulterebbero morte circa 3000 persone in più nella fascia 15-44. E non sono morti per COVID, dato che la mortalità da COVID è sovrapponibile.

 

Che la mortalità per questa fascia di età 15-44 sia sovrapponibile con o senza vaccinazione non stupisce, infatti la letalità del Covid sui giovani è bassissima: va da 1 su 30.000 dei bambini a 1 su 12.000 dei quarantenni.

 

Lo potete verificare sulla base dei report dell’Istituto Superiore di Sanità. Lo dicono i dati del Ministero della Salute. I grafici dei morti per COVID dovrebbero essere sovrapponibili tra 2020 e 2021. Ma non lo sono.

 

Se poi consideriamo che –stando all’argomento dell’ISPI – i giovani sono stati vaccinati almeno al 50%, vorrebbe dire che la mortalità del COVID per il 50% non vaccinato dovrebbe essere più che quadruplicata nel 2021. Il che è smentito da ogni dato sanitario disponibile.

 

Di che cosa saranno morti quindi queste migliaia di giovani? Non lo sappiamo. Se guardiamo il primo grafico, osserviamo che l’eccesso di morti nel 2021 inizia verso maggio 2021. 

 

Riassumendo: secondo i nostri calcoli, risulterebbe impossibile che l’eccesso di 3000 giovani deceduti in più nel 2021 sia stato causato dai giovani rimasti non vaccinati dal 2020. A meno che non si ipotizzi che il COVID nel 2021 abbia avuto una letalità minimo 4 volte superiore a quella del 2020. Ma i dati sanitari smentiscono immediatamente questa ipotesi: la letalità e la mortalità sono rimaste le stesse.

 

 

Gian Battista Airaghi

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