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Coppia lesbica fa causa alla clinica per la fertilità dopo aver ricevuto un embrione maschio invece che femmina

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Una clinica per la fertilità nello stato di New York è stata citata in giudizio da una coppia dello stesso sesso dopo che una delle donne è rimasta incinta di un maschio invece che di una femmina. Lo riporta Lifesitenews.

 

La donna che ha portato il bambino avrebbe detto che tale l’errore è stato «proprio come uno stupro».

 

Il CNY Fertility Center di Latham, New York, la clinica che ha fornito alle residenti di Buffalo Heather e Robin Wilhelm-Routenberg il trattamento di fecondazione in vitro, ha apparentemente confermato alle donne che il bambino che stavano acquistando era garantito come femmina, secondo la loro richiesta.

 

Utilizzando l’ovulo della Robin e lo sperma donato, il laboratorio avrebbe affermato di poter determinare il sesso del bambino appena creato prima di impiantare l’embrione nell’utero di Heather, ma una scansione di 15 settimane ha mostrato che il laboratorio aveva commesso un errore nella sua determinazione e che Heather stava trasportando un bambino.

 

Parlando con il New York Post, Heather ha detto che dopo aver appreso del disguido è «svenuta», sentendosi come se il suo «corpo fosse stato preso in ostaggio».

 

«[Lui] è stato messo lì contro la mia volontà, proprio come uno stupro», ha detto Heather della gravidanza che aveva deciso di portare a termine. Si chiese se la clinica avesse impiantato per errore il figlio di qualcun altro. «… Un alieno che viveva dentro di me».

 

In seguito alla loro indignazione, il medico della coppia ha proposto l’idea di abortire il bambino, ma le donne hanno deciso di non uccidere il bambino.

 

Invece, la clinica ha avviato un’indagine sulle origini dell’errore, durante il quale Heather ha affermato di «non avere alcun legame con il bambino dentro».

 

Dopo sette settimane, la clinica ha informato la coppia che la bambina portava il DNA di Robin e quindi le apparteneva geneticamente.

 

 

Alla nascita del bambino nel dicembre 2020, le due donne sarebbero state incapaci di legare con lui, con Heather che ha affermato che anche toccare suo figlio «inviava onde d’urto elettriche» attraverso il suo corpo suscitando «estrema ansia», inclusi «diversi episodi di ideazione suicidaria».

 

Parte dell’obiezione di Heather all’idea di avere un figlio maschio era dovuta alla sua esperienza di aggressioni, ha detto, così come alla «socializzazione dei ragazzi» che «rafforza la mascolinità», si è lamentata.

 

Avere una bambina «non era una preferenza, era un bisogno», ha affermato Heather.

 

Nonostante un’iniziale freddezza nei confronti del bambino che ha dato alla luce, Heather ora crede che sia «un bambino adorabile» ed è grata di averlo; tuttavia, incolpa la clinica per la sua incapacità di «essere emotivamente presente per lui» fin dall’inizio, dicendo che «”nostro figlio meritava quel legame fin dall’inizio».

 

Di conseguenza, secondo quanto riferito, la coppia sta facendo causa alla clinica CNY per 11 conteggi separati, «tra cui violazione del contratto, negligenza medica e percosse», ha riferito il Post.

 

A nessuno pare venir in mente di questionare la legalità di una simile procedura: decidere il sesso del proprio figlio non viola le pari opportunità?

 

Il dottore che ha proposto l’aborto perché il bambino era maschio, non stava comportandosi come in quei casi in India e in Cina, alle prese con il problema immane dell’aborto sesso-selettivo?

 

Sottolineiamo, inoltre, come il cosiddetto «Designer Baby», il bambino prodotto su misura, sia già un realtà: qui le due lesbiche ne avevano ordinato uno con il doppio cromosoma X, ma un domani le querele fioccheranno se il bambino non è biondo cenere, o super-intelligente come da scelta sul catalogo, o dotato di ossa super-resistenti, o immune all’HIV, etc.

 

Abbiamo visto come la bioingegneria CRISPR sia oramai dichiarata dai suoi grandi investitori come Bill Gates perfino nei suoi messaggi natalizi. Abbiamo altresì compreso che il programma mondiale di vaccinazione mRNA altro non è che un referendum sull’accettazione della modifica genetica umana.

 

Inoltre, perfino nel resoconto dei siti prolife, manca il vero dato della vicenda: il numero altissimo di embrioni prodotti in laboratorio – che sono, tecnicamente, geneticamente, esseri umani – che sono stati sacrificati, perché scartati, nel processo per consegnare alla coppia una creatura creata artificialmente.

 

Una strage numericamente (e metafisicamente) ben più grave di quella dell’aborto, che è oramai un argomento di retroguardia usato per ipnotizzare masse di cattolici ebeti, mentre il Padrone del mondo, attraverso la provetta, procede con la riprogrammazione perfino biologica dell’essere umano.

 

 

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