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Chi “stacca la spina” ad un bimbo maltrattato?

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La questione su chi sia autorizzato a «staccare la spina» a pazienti con gravi danni cerebrali è molto controversa. Un caso in Arizona mostra quanto possa essere complesso e sconvolgente.

 

Nel gennaio 2018 Gabriella Lamorie, 2 anni, morì in seguito a un trauma da corpo contundente riportato sul collo e sulla nuca. Mostrava anche segni di malnutrizione e pesava meno della metà di un normale bambino della stessa età.

Arizona, 2018: I medici dicono alla polizia che Gabriella Lamorie, 2 anni, è cerebralmente morta con probabilità di sopravvivere pressoché nulle. Anche se fosse sopravvissuta «non avrebbe avuto un’esistenza normale»

 

I medici riferirono alla polizia che Gabriella era cerebralmente morta e le probabilità di sopravvivere erano pressoché nulle. Anche se fosse sopravvissuta «non avrebbe avuto un’esistenza normale». Un ufficiale del Servizio di Protezione dei Minori decise la sospensione delle terapie e ordinò che il cadavere fosse cremato.

 

In seguito, i genitori, Andrew Lamorie e Brittany Rodriguez, furono accusati di maltrattamento di minore e omicidio di primo grado. È anche emerso che erano tossicodipendenti.

 

Ora, Lamorie ha sporto una denuncia dal carcere, poiché sostiene che gli ufficiali dell’Arizona abbiano violato i diritti genitoriali decidendo la sospensione delle cure senza notificarlo alla famiglia.

 

Un ufficiale del Servizio di Protezione dei Minori decide la sospensione delle terapie e ordina che il cadavere sia cremato

Una volta messo il caso sotto i riflettori, chi sia davvero il responsabile non è chiaro.

 

La politica del Dipartimento di Assistenza dei Minori prevede che gli impiegati consultino i genitori riguardo le decisioni sanitarie appena possibile. Se un bambino muore mentre si trova sotto la custodia del dipartimento, devono essere «rispettate le volontà dei genitori o dei tutori legali» sulle esequie.

 

Il padre ha sporto denuncia dal carcere, sostenendo che gli ufficiali dell’Arizona abbiano violato i diritti genitoriali decidendo la sospensione delle cure senza notificarlo alla famiglia

Un portavoce del Dipartimento di Assistenza dei Minori dichiara che Gabriella non è mai stata presa in custodia. «La politica del Dipartimento non può essere applicata finché il minore non risulta ufficialmente a carico».

 

«Il Dipartimento di Assistenza dei Minori piange la perdita di questa bambina innocente».

 

 

Fonte: Michael Cook per BioEdge

 

 

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