Reazioni avverse

Bambino tedesco muore due giorni dopo la seconda dose di vaccino Pfizer

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Un ragazzo di 12 anni in Germania è morto due giorni dopo l’iniezione della seconda dose di vaccino Pfizer. Lo ha riportato la testata della Bassa Sassonia NDR lo scorso novembre.

 

Il caso sta ora tornando alla ribalta sui social con il probabile obbligo vaccinale che imporrà il neocancelliere Scholz.

 

Il ragazzo, Jason, di Cuxhaven, una citta del Land tedesco della Bassa Sassonia, è morto il 15 ottobre. A quanto si dice, soffriva di una serie di condizioni di salute preesistenti – qualcuno parla di problemi cardiaci.

 

Le autorità sanitarie tedesche definiscono la morte «un tragico evento isolato».

 

Poiché il ragazzo è morto poco dopo la sua vaccinazione, è stata commissionata un’autopsia per determinare quale ruolo potrebbe aver avuto il vaccino Pfizer nella morte.

 

«Era il nostro sole», ha detto sua madre Annika al giornale tedesco Bild. «Aveva molti amici ed]era amato da tutti».

 

Ha spiegato che lei e suo marito volevano proteggere Jason con il vaccino, poiché il ragazzo soffriva di una serie di problemi di salute. Era in sedia a rotelle e soffriva di irrigidimento articolare. Il suo sistema immunitario era debole.

 

«Dopo la seconda dose ha avuto la febbre, ma presto è migliorata», ha ricordato Annika.

 

La madre ha poi spiegato cosa è successo il 15 ottobre, giorno in cui Jason è morto.

 

«Jason era nella sua stanza, mio ​​marito era a casa, io ero via. Quando mio marito non l’ha sentito, è andato a controllarlo e ha trovato Jason senza vita sul suo letto. Ha chiamato i servizi di emergenza, ma era già troppo tardi», ha detto.

 

Secondo la Bild, i rapporti preliminari dell’autopsia effettuata dal centro medico di Amburgo-Eppendorf (UKE) avrebbero mostrato che al momento della sua morte, Jason era affetto da miocardite

Secondo la Bild, i rapporti preliminari dell’autopsia effettuata dal centro medico di Amburgo-Eppendorf (UKE) avrebbero mostrato che al momento della sua morte, Jason era affetto da miocardite, una condizione infiammatoria del cuore che può portare ad un infarto. I suoi genitori ne sono venuti a conoscenza per la prima volta dopo l’autopsia.

 

Il capo dell’ufficio della sanità pubblica di Cuxhaven, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha descritto gli eventi avversi gravi come «estremamente rari».

 

«Siamo di fronte a un caso particolarmente tragico qui», ha detto. «Statisticamente, gli eventi avversi gravi che portano alla morte sono estremamente rari, ma la famiglia in questione ne è colpita senza pietà, al 100%».

 

I casi di miocardite sembrano colpire soprattutto i giovani. In Canada, l’agenzia di sanità pubblica segnala 970 casi confermati di miocardite tra i vaccinati, con un’età media di 27 anni, a un tasso significativamente più alto del normale, riporta Lifesitenews.

 

Nel Regno Unito, i dati dell’Office for National Statistics mostrano che i giovani, in particolare nella fascia di età dai 15 ai 19 anni, stanno morendo in numero significativamente maggiore di recente, con un eccesso di morti tra il 16% e il 47% al di sopra dei livelli previsti tra maggio e settembre. 

 

In Scozia, un misterioso aumento di attacchi di cuore da arterie ostruite ha di recente «sconcertato» gli esperti di sanità pubblica.

 

La Germania con grande probabilità sta procedendo spedita verso un obbligo vaccinale totale, sull’esempio della vicina Austria, Paese che sta prevedendo anche la prigione – a quanto si capisce, in luoghi «speciali» per non vaccinati (non usiamo la parola «lager» – per chi rifiuta la siringa mRNA. Il cittadino che rimarrà non vaccinato rischia quindi fino ad un anno di detenzione.

 

Come riportato da Renovatio 21, in Germania si sarebbero verificati anche episodi di discriminazione vaccinale rituale a scuola, con i bambini interrogati ogni giorno sul loro status sanitario: i vaccinati vengono applauditi, i non vaccinati devono dire perché.

 

 

 

Immagine d’archivio

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