Militaria
Zelens’kyj rivela la consegna segreta di missili a lungo raggio da parte degli USA
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha rivelato martedì che l’Ucraina ha utilizzato missili ATACMS a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti nel conflitto con la Russia.
All’inizio della giornata il Wall Street Journal (WSJ) aveva riferito che Washington aveva «segretamente» fornito le armi a Kiev. «Oggi sono particolarmente grato agli Stati Uniti. I nostri accordi con il presidente Biden vengono implementati. E vengono implementati in modo molto accurato – gli ATACMS hanno dato prova del loro valore», ha detto lo Zelens’kyj in un videomessaggio.
Nel frattempo, l’esercito ucraino ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver «effettuato attacchi ben mirati su aeroporti ed elicotteri nemici» nelle regioni di Lugansk e Zaporiggia.
Secondo il Wall Street Journal, è stata la prima volta che l’Ucraina ha utilizzato il sistema missilistico tattico dell’esercito (ATACMS) fornito dagli Stati Uniti. Un «piccolo numero» di missili è stato «inviato segretamente» in Ucraina negli ultimi giorni, ha riferito il quotidiano, citando persone a conoscenza della questione.
I proiettili ATACMS hanno una gittata fino a 305 km, ma i modelli forniti a Kiev hanno una gittata di circa 1160 km, ha riferito il WSJ. Alla fine di settembre nei media statunitensi c’era una diffusa speculazione secondo cui l’amministrazione del presidente Joe Biden avrebbe inviato a Kiev alcuni ATACMS armati di testate a grappolo, ma ciò non è mai stato annunciato ufficialmente.
I missili vengono lanciati dai lanciatori High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS), che gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev l’anno scorso.
Sostieni Renovatio 21
Lo scorso dicembre, il Journal ha riferito che gli Stati Uniti avevano «modificato segretamente» i lanciatori HIMARS per disabilitare l’uso dell’ATACMS, scrive RT. Washington ha già esitato a fornire a Kiev armi che potrebbero colpire il territorio russo, secondo fonti anonime ai media occidentali.
Il Ministero della Difesa russo non ha né confermato né smentito il dispiegamento dell’ATACMS da parte dell’Ucraina. Alti funzionari della regione di Zaporiggia, tuttavia, hanno affermato che gli ucraini hanno utilizzato sia munizioni ATACMS con armi a grappolo che bombe a piccolo diametro lanciate da terra (GLSDB) per attaccare Berdyansk.
Dmitrij Rogozin, ex capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos e attuale senatore di Zaporiggia, ha persino identificato il modello esatto dell’ATACMS, che utilizzava le submunizioni a grappolo M74.
Mosca ha ripetutamente avvertito l’Occidente che l’invio di armi all’Ucraina aumenta il rischio di uno scontro diretto. Il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov ha dichiarato il mese scorso che «non esiste alcuna arma che possa cambiare gli equilibri di potere sul campo di battaglia».
L’altra notte le forze ucraine hanno sferrato un attacco missilistico contro le basi aeree di elicotteri russi a Berdjansk e Lugansk. Non vi è un bilancio ufficiale russo delle perdite, che potrebbero essere state significative (le fonti ucraine ipotizzano 9/10 elicotteri danneggiati). I canali russi ipotizzano l’uso di missili ATACMS, ufficialmente non ancora consegnati dagli USA a Kiev.
Come noto, Kiev è stata dotata di missili a lunga gittata anche dalla Gran Bretagna. L’Ucraina ha ricevuto dalla Gran Bretagna i missili Storm Shadow, che hanno una portata di oltre 250 chilometri, all’inizio di quest’anno e li ha utilizzati per attaccare obiettivi civili e infrastrutture nella penisola russa di Crimea e nel Donbass. Con essi sarebbe stato colpito a giugno un rifugio per sfollati dell’alluvione causata dal crollo della diga di Kakhovka.
Come riportato da Renovatio 21, la richiesta alla Germania dei missili Taurus ha prodotto un siparietto umiliante per il ministro tedesco Annalena Baerbock, con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba a dirle che la consegna di missili a lungo raggio da parte di Berlino «è solo una questione di tempo. Lo farete comunque».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia