Terrorismo

Zakharova: «vergognoso» silenzio del Consiglio d’Europa sul Crocus. Eurodeputato olandese accusa: attacco terroristico «pianificato e pagato dall’Ucraina»

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Il Consiglio d’Europa si è disonorato per non aver condannato il recente attacco terroristico al centro commerciale Crocus nei pressi di Mosca, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

 

Secondo l’alto funzionario della diplomazia russa, la mancata reazione da parte della «autoproclamata coscienza dell’Europa» dinanzi al massacro avvenuto venerdì scorso in una sala concerti ha causato la morte di oltre 140 persone è solo «l’ultimo episodio vergognoso nella storia di questa organizzazione».

 

«Questa linea di comportamento di Strassburg dimostra ancora una volta il profondo degrado del Consiglio d’Europa di oggi, che è affogato nell’ipocrisia politica e nei doppi standard», ha detto venerdì la Zakharova all’agenzia russa RIA Novosti.

 

Il sito web e i social media del Consiglio non sembrano menzionare la strage massiva in Russia. La segretaria generale Marija Pejcinovic Buric non ha reagito sul suo account X (ex Twitter), tuttavia ha espresso solidarietà all’Islanda per le rinnovate eruzioni vulcaniche all’inizio di questo mese, e alla Germania per un incidente autostradale mortale vicino a Lipsia avvenuto lo scorso mercoledì.

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Rimproverando il silenzio dell’organizzazione sulla strage di Mosca, la Zakharova lo ha contrapposto alle simpatie manifestate nei confronti del popolo russo da parte dei comuni cittadini dei Paesi europei. Ha aggiunto che il capo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio europeo (PACE), un organismo correlato, non ha esitato a parlare apertamente.

 

Il presidente Theodoros Rousopoulos si è detto «profondamente scioccato» dalla notizia dell’attacco al Crocus City Hall e ha sottolineato che non c’erano scuse per «prendere di mira i civili chiunque e per qualunque scopo lo faccia».

 

La Russia si è ritirata dal Consiglio d’Europa nel marzo 2022, dopo 26 anni di adesione. Mosca ha accusato l’organizzazione di abbandonare il suo mandato umanitario e di trasformarsi in uno strumento delle ambizioni geopolitiche statunitensi utilizzato per far rispettare il cosiddetto «ordine basato su regole».

 

La situazione in Ucraina è stata una delle principali fonti di tensioni russe con l’organismo per anni prima dell’inizio delle ostilità aperte nel febbraio 2022.

 

Ieri sono arrivate anche le scioccanti dichiarazioni dell’eurodeputato olandese Marcel de Graaff, membro del Parlamento europeo del Forum voor Democratie, partito politico fortemente euroscettico.

 

Il politico neerlandese ha affidato alla piattaforma X un durissimo messaggio.

 

«Oltre 130 morti a Mosca nell’attacco terroristico pianificato e pagato dall’Ucraina. Da qui la storia delle scimmie sulla propaganda pagata dalla Russia. Perché dobbiamo continuare a odiarli, perché presto i nostri figli dovranno morire sul campo di battaglia per proteggere gli interessi finanziari delle élite occidentali».

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La dichiarazione arriva dopo che il comitato investigativo russo ha riferito giovedì, citando risultati preliminari, che i sospettati dell’attacco terroristico di Mosca della scorsa settimana erano collegati ai nazionalisti ucraini. Gli autori del reato hanno ricevuto «ingenti somme di denaro» dall’Ucraina, hanno affermato le forze dell’ordine, scrive il sito governativo russo RT.

 

Gli investigatori hanno ottenuto «prove comprovate» che i presunti aggressori hanno ricevuto finanziamenti dall’Ucraina sotto forma di criptovaluta, che sono stati poi utilizzati per preparare l’attacco terroristico, si legge nella dichiarazione.

 

In precedenza, il capo del Servizio di sicurezza federale russo (FSB), Aleksandr Bortnikov, aveva detto ai giornalisti che dietro l’attacco potrebbero esserci Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina. Gli ucraini potrebbero aver preparato una «finestra» per riattraversare il confine, ha detto il funzionario. «D’altro canto, dovevano essere accolti come eroi», ha aggiunto.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche il presidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa Nikolaj Patrushev aveva dichiarato che dietro l’eccidio c’era l’Ucraina.

 

La conta dei morti al Crocus City Hall, nel sobborgo moscovita di Krasnogorsk, ha raggiunto i 144 decessi. Più di 200 persone sarebbero rimaste ferite.

 

I sospetti sono stati in larga parte catturati e già portati davanti al giudice. In un messaggio alla nazione Putin aveva promosso che tutti coloro che stanno dietro al massacro saranno puniti.

 

Come riportato da Renovatio 21, il portavoce di Erdogan pochi giorni fa ha sostenuto pubblicamente che il raid stragista è stato «ovviamente» sostenuto da uno Stato straniero.

 

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Immagine di Mosreg.ru di Mosca via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0

 

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