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Vaccino, trovata positiva dottoressa siciliana 6 giorni dopo l’iniezione

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Aveva fatto il vaccino a Palermo lo scorso 28 dicembre. Ora la dottoressa, a 6 giorni dall’iniezione Pfizer, è risultata positiva al Coronavirus.

 

Non si tratta di un medico qualsiasi, ma del direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Antonella Franco.

Aveva fatto il vaccino a Palermo lo scorso 28 dicembre. Ora la dottoressa, a 6 giorni dall’iniezione Pfizer, è risultata positiva al Coronavirus

 

La dottoressa Franco opera prima linea nella lotta al COVID;  per questo, come dirigente medico, ha eseguito continui controlli con il tampone ed è tra i prescelti a ricevere le prime dosi del vaccino.

 

Attualmente la dottoressa Franco è ricoverata presso il suo stesso reparto.

 

«Il vaccino, che produce una proteina Spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro – ha spiegato – che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione» ha dichiarato la dottoressa vaccinata.

 

Una teoria precisa: «sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile»

Il coronavirus, dice la dottoressa, poteva farle molto più male se non avesse fatto il vaccino. Ha una teoria precisa: «sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile».

 

Nel frattempo, c’è la corsa a rassicurare la popolazione che se anche qualcuno si ammala nonostante il vaccino, va tutto benissimo:  «La protezione immunitaria è completa solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti COVID-19», specifica ripreso dal quotidiano romano Il Messaggero il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

 

«Negli articoli scientifici – osserva il dottor Locatelli –è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati».

 

Il che, tradotto, significa che l’asticella per lockdown e mascherine (e distanziamento, e mondo divenuto misero e frigido) si è appena alzata alla seconda dose. Ancora una volta, si sposta tutto più in là.

 

L’asticella per lockdown e mascherine (e distanziamento, e mondo divenuto misero e frigido) si è appena alzata alla seconda dose

Rassicurantio e pregni di significato i titoli delle maggiori testate, tutti imbottiti di ansiolitici linguistici.

 

La Sicilia: «Il caso della dottoressa di Siracusa positiva al Covid dopo il vaccino: perché non deve preoccupare». Il Riformista: «Antonella Franco, la dottoressa positiva dopo il vaccino: perché non c’è da preoccuparsi». E via così…

 

Ci chiediamo se questi psicofarmaci verbali immessi nei titoli possano avere gli effetti collaterali di certi psicofarmaci tout court (impotenza, aggressività, suicidio) – in tal caso i giornalisti dovrebbero avvertire i lettori.

 

 

 

 

 

 

Immagine d’archivio

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