Epidemie

Vaccino, secondo israeliano morto poche ore dopo la vaccinazione

Pubblicato

il

 

 

Un uomo di 88 anni è morto in un ospedale di Gerusalemme martedì, poche ore dopo aver ricevuto il vaccino contro il coronavirus. Lo riporta il Times of Israel.

 

L’uomo aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech nel pomeriggio come parte del programma di inoculazione di massa di Israele. In seguito è collassato a casa.

L’uomo aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech nel pomeriggio come parte del programma di inoculazione di massa di Israele. In seguito è collassato a casa.

 

Si tratta, come noto, del secondo caso israeliano di morte subito dopo il vaccino.

 

Come riportato da Renovatio 21, lunedì scorso un settantacinquenne ha ricevuto un’iniezione di vaccino nella sua città natale nel nord di Beit She’an. Dopo aver atteso una mezz’ora obbligatoria presso la clinica medica, è stato rimandato a casa. Qualche tempo dopo essere tornato a casa, ha perso conoscenza ed è stato successivamente dichiarato morto a causa di insufficienza cardiaca.

 

Il quotidiano israeliano riporta come i medici abbiano subito  sottolineato in una dichiarazione che il paziente aveva gravi problemi di salute preesistenti. Conosciamo benissimo il mantra: «nessuna correlazione», come nel caso precedente, avvenuto sempre in settimana.

 

Israele è divenuto il Paese al mondo che più intensamente sta vaccinando la popolazione con il Pfizer. Israele ha somministrato martedì sera il suo 500.000° vaccino contro il coronavirus, superando il traguardo poco più di una settimana dopo l’inizio della sua campagna di vaccinazione.

Israele è divenuto il Paese al mondo che più intensamente sta vaccinando la popolazione con il Pfizer. Israele ha somministrato martedì sera il suo 500.000° vaccino contro il coronavirus, superando il traguardo poco più di una settimana dopo l’inizio della sua campagna di vaccinazione.

 

I funzionari hanno detto che mirano a raggiungere 150.000 vaccinazioni al giorno nel corso di questa settimana, e Netanyahu si è prefissato l’obiettivo di far vaccinare circa 2,25 milioni di israeliani – quasi un quarto dei 9,2 milioni di israeliani – entro la fine di gennaio.

 

Israele è attualmente al primo posto a livello mondiale nelle vaccinazioni pro capite, leggermente davanti al Bahrein e in modo abbastanza significativo rispetto ad altri paesi del mondo, secondo Our World in Data, gestito dall’Università di Oxford.

 

La stampa celebra lo sforzo ipervaccinale dello Stato ebraico  tuttavia di questi casi (reazioni avverse e perfino morti) non si parla per niente, meno che meno sulla stampa italiana.

La stampa celebra lo sforzo ipervaccinale dello Stato ebraico – non ultimo, il principale quotidiano del pianeta, il New York Times, ha lodato il programma di Tel Aviv – tuttavia di questi casi (reazioni avverse e perfino morti) non si parla per niente, meno che meno sulla stampa italiana.

 

 

 

 

 

 

Immagine d’archivio

Più popolari

Exit mobile version