Sanità

Vaccino, pazienti di una casa di cura norvegese morti dopo aver ricevuto la prima dose

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Ulteriori morti più sospette emergono nei Paesi  dove i pazienti stanno ricevendo la prima dose di vaccino contro il coronavirus.

 

Dopo il caso dell’infermiera portoghese, i casi israeliani e svizzeri, ecco che trapelano delle notizie anche dalla Norvegia.

 

«A partire da venerdì 8 gennaio, abbiamo ricevuto sette segnalazioni di decessi avvenuti pochi giorni dopo la vaccinazione»

L’Agenzia norvegese per i medicinali ha annunciato tra i residenti in una casa di cura vi sono dei pazienti morti pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 e che è stata avviata un’indagine sulle morti.

 

«A partire da venerdì 8 gennaio, abbiamo ricevuto sette segnalazioni di decessi avvenuti pochi giorni dopo la vaccinazione» ha dichiarato l’autorità sanitaria norvegese.

 

«Dobbiamo valutare se il vaccino è la causa della morte, o se è una coincidenza che sia accaduto subito dopo la vaccinazione», ha detto il direttore medico Steiner Madsen in una dichiarazione sui decessi.

 

Ecco pronto il mantra «nessuna correlazione» pure in salsa norrena

Il Dottor Madsen ha anche osservato che, poiché le persone in età avanzata stanno ricevendo il vaccino per prime, è del tutto possibile che le morti possano essere casuali: insomma, ecco pronto il mantra «nessuna correlazione» pure in salsa norrena.

 

Tuttavia, le dichiarazioni contenute nel documento mostrano una sincerità a tratti disarmante.

 

«Gli studi su cui si basa l’approvazione temporanea del vaccino non includono persone di età superiore agli 85 anni. Pertanto, sappiamo poco su come gli effetti collaterali influenzeranno gli anziani. Partiamo dal presupposto che gli effetti collaterali saranno gli stessi negli anziani e nei gruppi di età più giovane. Questo è qualcosa che seguiamo da vicino».

«Sappiamo poco su come gli effetti collaterali influenzeranno gli anziani

 

L’autorità di Oslo ammette pure qualcosa di importantissimo: «anche se i nuovi vaccini sono stati testati in ampi studi con molti partecipanti, non sarà mai possibile assicurarsi completamente contro effetti collaterali sconosciuti».

 

«Anche se i nuovi vaccini sono stati testati in ampi studi con molti partecipanti, non sarà mai possibile assicurarsi completamente contro effetti collaterali sconosciuti». Un motivo sufficiente per giudicare assai dubbi i moduli di consenso informato che possono presentarvi prima della vaccinazione

No, nessuna idea completa sugli effetti collaterali, ve ne potrebbero essere di sconosciuti. Un motivo sufficiente per giudicare assai dubbi i moduli di consenso informato che possono presentarvi prima della vaccinazione.

 

Le vaccinazioni con il farmaco sono iniziate in Norvegia il 27 dicembre.

 

A quanto par di capire, il tasso di reazioni avverse al vaccino COVID-19 potrebbe già essere fino a 50 volte superiore a quello del vaccino antinfluenzale.

 

 

 

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