Bioetica

Vaccino, «centinaia di bambini abortiti per creare una linea cellulare»

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John Henry Westen di Lifesitenews ha intervistato la ricercatrice Pamela Acker (autrice del libro riguardo al caso delle cellule di feto abortito con cui è stato lavorato il vaccino contro il Coronavirus, sia nel caso di Pfizer che nel caso di Moderna.

 

Come noto, si tratta della linea cellulare HEK-293, usata che nel vaccino russo prodotto dall’Istituto Gamaleya (lo Sputnik) così come nelle ricerche per il vaccino portate avanti dalla Cina come dal Canada.

 

«HEK sta per rene di embrione umano. 293 sta per il 293° esperimento»

«Riguardo la linea cellulare HEK-293, una cosa che emerge negli articoli che ho guardato per le considerazioni morali del caso è che la gente dice: “Oh, non c’era documentazione sul fatto che fosse un aborto volontario, potrebbe essere stato un aborto spontaneo”» dice la dottoressa Acker.

 

«Ciò è un po’ falso, o ignorante, perché al fine di produrre una linea cellulare c’è un numero di cose molto  difficili da fare».

 

Partendo dal nome, va spiegato che «HEK sta per rene di embrione umano. 293 sta per il 293° esperimento». Cioè, «il duecentonovantreesimo esperimento di questa particolare ricerca per sviluppare la linea cellulare».

«Parliamo probabilmente di centinaia di aborti»

 

Per fare chiarezza, «non significa necessariamente che ci sono stati 293 aborti ma per 293 esperimenti hai bisogno di molto più che un aborto», ma comunque, «parliamo probabilmente di centinaia di aborti».

 

 

La filiera per l’approvigionamento di tali quantità di bimbi sacrificati non può che partire dal sistema sanitario: «Questo è stato fatto con la collaborazione di qualche ospedale».

 

«Questo è stato fatto con la collaborazione di qualche ospedale»

Non stupisce che l’avanzato esempio della Svezia si sia gettata con inesausta dedizione nel compito di uccidere bambini per poter fare dei loro corpi materiale da ricerca scientifica o da consumo farmaceutico.

 

«C’era in realtà un gruppo in Svezia che era coinvolto nello sviluppo della linea cellulare WI-38. Essi regolarmente abortivano bambini per tentare di sviluppare linee cellulari fetali».

 

«C’era in realtà un gruppo in Svezia che era coinvolto nello sviluppo della linea cellulare WI-38. Essi regolarmente abortivano bambini per tentare di sviluppare linee cellulari fetali»

Davvero si vuole far finta di nulla, e raccontare ancora la favoletta del «singolo aborto» remotamente effettuato decenni fa (il male va in prescrizione come un reato, scade come uno yogurt), quindi tanto lontano da noi e di cui oggi noi dovremmo beneficiare?

 

Come noto, questa è tristemente la posizione morale del vaticano di Bergoglio, percolata poi drammaticamente perfino nel cattolicesimo tradizionalista con la nota dell’Abbé Arnaud Sélégny della Fraternità Sacerdotale San Pio X, le cui parole però, da informazioni in nostro possesso, non rappresenterebbero ufficialmente la FSSPX.

 

 

 

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