Bioetica

Vaccini obbligatori imposti anche per morbillo e influenza: la Bioetica ci è arrivata

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Christiane Druml, avvocato e presidente della Commissione federale austriaca di bioetica, ha suggerito che le autorità sanitarie dovrebbero prendere in considerazione l’espansione degli obblighi vaccinali per coprire malattie diverse dal COVID-19 come il morbillo e l’influenza.

 

«L’obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 potrebbe essere il segnale di partenza per un nuovo tentativo di proteggere meglio le persone da malattie non necessarie come morbillo, pertosse o influenza, anche attraverso l’obbligo di vaccinazione» ha detto la bioeticista in una intervista.

 

La bioeticista, che è anche Cattedra di Bioetica dell’UNESCO presso l’Università di Medicina di Vienna, ha indicato lo sviluppo di vaccini combinati contro l’influenza e il COVID-19 come un altro segno che le vaccinazioni antinfluenzali potrebbero eventualmente diventare obbligatorie in alcuni Paesi.

«L’obbligo di vaccinazione contro il COVID-19 potrebbe essere il segnale di partenza per un nuovo tentativo di proteggere meglio le persone da malattie non necessarie come morbillo, pertosse o influenza, anche attraverso l’obbligo di vaccinazione»

 

La Druml ha affermato che alcune vaccinazioni, come la vaccinazione contro il morbillo, sono già obbligatorie per consentire ai bambini in Germania di frequentare la scuola e dovrebbero quindi essere estese. Anche in Italia, sappiamo, la vaccinazione è obbligatoria per i bambini che vogliono frequentare l’asilo – la legge Lorenzin (2017) in vari aspetti preannunciava l’ora presente.

 

La bioeticista ha precedentemente espresso sostegno per i vaccini obbligatori contro il COVID-19, ma per gruppi mirati come le persone con più di 55 anni e per il personale che lavora in ospedali, case di riposo e scuole.

 

Dopo il patente fallimento dei vaccini nel contenere le infezioni, mentre molti Paesi stanno andando verso l’allentamento delle restrizioni COVID: ma non l’Austria, che sta per implementare, primo Paese d’Europa, un obbligo totale che arriva a punire la mancata sierizzazione con multe e carcere.

 

Una parola va spesa anche per l’ennesima riprova del tradimento dei bioetici, fautori di una disciplina pronta a vendersi a qualsiasi diktat del potere politico.

 

«Nella maggior parte dei casi, la professione della Bioetica è l’Ufficio Permessi della scienza medica e biologica contemporanea» scriveva il presbitero e scrittore convertito Richard Neuhaus.

 

«I bioetici sono autorizzati a rilasciare i permessi di autorizzazione, con la consapevolezza che, dopo una deliberazione dovuta e angosciata, il permesso non verrà negato. Solo il bioetico audace osa dire, e continua a dire, No. Come scopre rapidamente, la professione si lascia alle spalle le anime sensibili come la sua mentre la discussione passa alla prossima questione».

La miseria della Bioetica risalta nella tenebra del nostro presente pandemico. Il tradimento dei bioetici è sotto gli occhi di tutti.

 

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