Maternità

Vaccini, nuovo studio conferma l’alterazione del ciclo mestruale

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Alterazioni nelle mestruazioni delle donne sottoposte al vaccino COVID – con casi anche molto preoccupanti – si sono registrate già dai primi mesi del 2021, sviluppando un’aneddotica consistente.

 

Ad esempio, in un rticolo dell’agosto 2021 sul sito americano di sinistra The Grayzone l’autrice criticava l’incapacità dell’establishment medico statunitense di studiare gli effetti dei vaccini sui sistemi riproduttivi delle donne, raccontando ciò che succedeva alla cerchia delle sue amiche:

 

«I loro sintomi hanno incluso sanguinamento emorragico della durata di più di un mese; sanguinamento intermittente pesante per quattro mesi; passaggio di grumi di sangue delle dimensioni di una pallina da golf; e crampi estremi, abbastanza gravi da far mandare un’amica al pronto soccorso».

 

Questo tipo di racconti, comuni nei gruppi di donne in tutto il mondo, sono stati accusati di essere «disinformazione» e pericolose «teorie del complotto» da ignorare e censurare per la salute pubblica.

 

Quell’agosto, la FDA e tutti e tre i produttori di vaccini statunitensi avevano affermato di «non aver visto prove che nessuno dei vaccini causi irregolarità mestruali».

 

Quindi, il problema poteva essere ignorato.

 

Ora, uno studio apparso su Science Advances ha scoperto che «il 42% delle persone con cicli mestruali regolari ha affermato di aver sanguinato più pesantemente del solito dopo la vaccinazione» cpm  «il 14% che ha riportato un periodo più leggero».

 

Lo studio ha anche rilevato che molte donne che in genere non hanno le mestruazioni, come quelle al di là della menopausa e quelle che assumono determinati contraccettivi a lungo termine, hanno sperimentato emorragie inaspettate dopo aver ricevuto l’iniezione del vaccino COVID.

 

Gli autori dello studio osservano che le percentuali che riportano mestruazioni insolite possono sopravvalutare in una certa misura la frequenza effettiva, poiché coloro che hanno avuto brutte esperienze potrebbero essere stati più inclini a partecipare allo studio. Uno degli autori dello studio è l’antropologa biologica Kathryn Clancy dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign, che ha sperimentato lei stessa il brutto fenomeno.

La Clancy, assieme ad una studentessa finita in una condizione analoga, ha reclutato via Twitter qualcosa come 165 mila partecipanti per lo studio. Il paper pubblicato analizza i dati di 39 mila di esse con età tra i 18 e gli 80 anni.

 

Resta da vedere se i cambiamenti mestruali sono un segno di qualcosa di più sinistro. Il sanguinamento post-menopausale, ad esempio, è un sintomo del cancro dell’utero. Non è possibile dire, come in ogni altro ambito degli effetti collaterali, che per la somministrazione del vaccino COVID vi sia stato un consenso informato.

 

Tale effetto collaterale è quindi oramai innegabile ed estremamente preoccupante, tuttavia coperto dalla spirale del silenzio di giornali, politici, medici – con poche eccezioni, a cui però non è stato dato alcun risalto.

 

Come riportato da Renovatio 21, la settimana scorsa anche al plenipotenziario pandemico dottor Anthony Fauci è stato chiesto riguardo al tragico argomento.

 

«La cosa delle mestruazione è molto temporanea» ha assicurato il Fauci in un’intervista televisiva.

 

Per poi dire, contraddicendosi senza vergogna, che «dobbiamo studiarla di più».

 

La femminilità delle donne è stata distrutta. È stata sacrificata all’ubbidienza ad uno Stato tirannico ed antiumano.

 

Ora, davvero c’è qualcuno che ci vuole venire a parlare di femminismo?

 

Perché, le leader femministe, e «i femministi» di contorno, cosa ne pensano? Hanno pensato di dire qualcosa sulla tematica più femmina che esista?

 

Cosa hanno fatto, le femministe? Ve lo diciamo noi: hanno subito questo orrore umiliante, e lo hanno visto infliggere a tutte le loro compagne. E poi sono state zitte, mentre molte più donne venivano danneggiate. Non è una novità: cosa hanno avuto da dire le femministe, quando emerge che l’aborto selettivo nel mondo uccide soprattutto feti femmina, cioè causa il genocidio del popolo che dovrebbero difendere? Niente.

 

Ecco perché dovrebbero tacere per secoli e secoli: hanno perso completamente la credibilità, assieme a quella dell’establishment che dicono di voler combattere ma che in verità le nutre e le cresce – e che le ha create.

 

Per l’8 marzo, abbiamo scritto cinque mesi fa un articolo intitolato «La Necrocultura vuole distruggere la donna». Come non vedere l’ennesima conferma del fatto che i vaccini sono uno strumento di questa operazione?

 

 

 

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