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Vaccini, Bill Gates pronto a incontrare i talebani per «aiutare l’Afghanistan a eradicare la poliomielite»

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L’ultramiliardario fondatore di Microsoft Bill Gates ha dichiarato che non escluderebbe un incontro con i talebani se questo aiutasse l’Afghanistan a eradicare la poliomielite. Lo riporta il giornale londinese Telegraph.

 

«Onestamente, non so se c’è un po’ di sensibilità al riguardo. Farei praticamente qualsiasi cosa per aiutare la campagna contro la poliomielite, è la priorità assoluta della Fondazione [Bill e Melinda Gates]», ha detto Gates al quotidiano britannico.

 

Il nababbo informatico primo finanziatore mondiale dell’OMS ha affermato che, in realtà, i partner della sua Fondazione si erano già incontrati con i talebani in Qatar, luogo dove si tenevano i negoziati tra i talebani e gli USA prima della drammatica presa di Kabul di fine estate 2021.

 

Il Gates ha aggiunto di essere contento che il regime islamista afghano non abbia licenziato il precedente ministro della Salute, che secondo lui era «abbastanza capace».

 

Il magnate vaccinista ha quindi  affermato che i leader mondiali non stanno prendendo sul serio la minaccia della polio. «Il mondo è piuttosto distratto e non c’è tanta energia nella preparazione alla pandemia come mi aspetterei», ha detto l’uomo di Seattle.

 

Come riportato da Renovatio 21, Gates in effetti in zona di recente ci ha bazzicato: sei mesi fa a incontrato il generale pakistano Qamar Javed Bajwa, che lo ha premiato. Il Pakistan, come riportato, ha subito quest’anno un incredibile colpo di palazzo, dove lo Stato profondo di Islamabad ha defenestrato il premier eletto Imran Khan, che ha denunziato il golpe come un «complotto americano».

 

Nello scambio tra il Bill e il generale della potenza atomica, il Gates aveva elogiato l’esercito pakistano per «sostenere la corsa alla poliomielite nel paese e garantire una portata e una copertura adeguate», mentre il generale Bajwa aveva affermato che «il merito va a tutte le persone coinvolte nel processo», secondo una dichiarazione di sabato della Inter-Services Public Relations.

 

In anni recenti i programmi di vaccinazione antipolio della Gates Foundation sono stati accusati di aver riportato nel continente la poliomelite: mentre è sparito il virus selvaggio, è tornato il virus indotto dal vaccino. Due anni fa fu la stessa OMS a dichiarare che la causa dei focolai di poliomelite era proprio il vaccino antipolio.

 

Stessa situazione per i casi di polio registrati negli ultimi mesi in Gran Bretagna, dove si è sostenuto che l’origine è probabilmente da ricercarsi in qualche cittadino che si è vaccinato contro la polio in Pakistan per poi tornare nel Regno Unito. L’origine vaccinale del nuovo focolaio è stata ammessa dal governo britannico come «probabile».


Come riportato da Renovatio 21, nell’agosto 2021, appena risaliti al potere, i talebani si sarebbero contro le vaccinazioni COVID, proibendole.

 

Le aree tra Pakistan e Afghanistan negli anni sono state inoltre teatro di episodi drammatici, con il personale vaccinatore che viene attaccato e perfino ucciso in agguati.

 

Nel 2015 l’OMS aveva annunciato un accordo con i talebani per incoraggiarli a distribuire il vaccino antipolio nelle aree che controllano. Tuttavia, i talebani pakistani reagirono con la violenza. L’11 settembre 2016, due uomini armati non identificati associati ai talebani pakistani, Jamaat-ul-Ahrar, hanno sparato a Zakaullah Khan, un medico che stava somministrando vaccini contro la poliomielite in Pakistan.

 

Il leader del Jamaat-ul-Ahrar ha rivendicato la responsabilità delle riprese e afferma che il gruppo continuerà a continuare a fare questo tipo di attacchi.

 

Altri attacchi di talebani no-vax, come piacerebbe descriverli ai media, si sono ripetuti anche di recente. E non solo in Asia: all’inizio 2013 nel nord della Nigeria almeno nove operatori di vaccinazione anti-polio sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco  da uomini armati che hanno attaccato due cliniche.

 

In Pakistan alcuni leader religiosi musulmani ritengono che i vaccini vengano segretamente utilizzati per la sterilizzazione dei musulmani. Secondo una storia che viene ripetuta, durante la «guerra al terrore» dell’era neocon-Bush la  CIA aveva organizzato un falso programma di vaccinazione nel 2011 per aiutare a trovare Osama Bin Laden.

 

Anche nella vicina India non va meglio. Secondo uno studio, nel subcontinente le campagne di vaccinazione con vaccino antipolio orale (OPV) hanno prodotto oltre 490.000 casi di paralisi nel periodo 2000-2017. L’India, un Paese di 1,3 miliardi di persone, era stata dichiarata libera dalla polio dall’OMS nel maggio 2014, in quello che era considerato un traguardo nella lotta globale per l’eradicazione della polio.

 

Come riportato da Renovatio 21, nonostante la propaganda dei potentati economico-politico-sanitari, la storia della vaccinazione antipolio è altamente controversa, e si interseca con la riprogrammazione della medicina secondo la farmaceutica portata avanti nel Novecento dai miliardi dei Rockefeller, che avevano chiari interessi in giuoco.

 

Senza dimenticare che la vaccinazione antipolio, a causa di cellule di reni di scimmia macaco rhesus contenuti nel preparato, trasmise il virus delle scimmie SV40 possibilmente a miliardi di persone. SV40 è un virus acquiescente nei primati, ma che nell’uomo invece si attiva. Alcuni scienziati ritengono che l’SV40 sia cancerogeno possa essere correlato con l’aumento del cancro nella seconda metà del Novecento.

 

La vaccinazione massiva polio, che raggiunse ogni angolo del globo portando con sé un danno nascosto,  può quindi essere considerata l’antesignana dell’inoculazione di mRNA sintetico in tutta la popolazione mondiale che abbiam visto sotto i nostri occhi?

 

 

 

 

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