Nucleare

Trump vuole un accordo sulle armi nucleari con Russia e Cina

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Washington vuole un accordo sulla riduzione delle armi nucleari con Russia e Cina, ha affermato lunedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rivelando di aver parlato di denuclearizzazione con il suo omologo russo Vladimir Putin durante il loro recente incontro in Alaska.

 

Il presidente degli Stati Uniti ha rilasciato queste dichiarazioni parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, sostenendo che anche Putin ha mostrato interesse per la questione durante il vertice.

 

«Vorremmo denuclearizzare. È troppo potere, e ne abbiamo parlato anche», ha dichiarato Trump.

 

«È stata una giornata di grande successo per altri aspetti, perché, sapete, stiamo parlando anche di missili, di nucleare, di tante cose diverse. Stiamo parlando di limitare il nucleare, e coinvolgeremo la Cina. Noi ne abbiamo di più, la Russia è al secondo posto e la Cina al terzo. Ma la Cina è molto indietro, ma ci raggiungerà tra cinque anni», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti.

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Non è stato immediatamente chiaro su cosa si basasse la valutazione del presidente degli Stati Uniti sugli arsenali nucleari delle tre nazioni. Secondo gli ultimi dati dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), la Russia ha circa 2.591 testate in deposito e circa 1.718 dispiegate, rispetto alle 1.930 e 1.770 rispettivamente presenti nell’arsenale statunitense.

 

Secondo le stime del SIPRI, Pechino possiede circa 576 testate, di cui solo 24 dispiegate. La Gran Bretagna e la Francia ne possiedono rispettivamente 120 e 280.

 

Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre affermato di aver già parlato nuovamente con Putin dopo il vertice in Alaska, tenutosi il 15 agosto.

 

«Ogni conversazione che ho con lui è una buona conversazione. E poi, sfortunatamente, una bomba viene caricata su Kiev o da qualche altra parte, e allora mi arrabbio molto. Penso che riusciremo a portare a termine la guerra. È dura», ha detto Trump, ammettendo di aver pensato che il conflitto ucraino «sarebbe stato il più facile» da risolvere.

 

Come riportato da Renovatio 21, nuovi colloqui sul nucleare con la Russia erano stati annunziati da Trump ancora a fine luglio, quando era stato lasciato intendere che avrebbe ripreso i negoziati con la Russia per mantenere le attuali restrizioni sulle armi nucleari. Il presidente aveva rilasciato queste dichiarazioni in occasione della scadenza del nuovo trattato START, che limita il numero di testate nucleari e i mezzi per il loro lancio, il 5 febbraio 2026.

 

Come riportato da Renovatio 21, in varie occasioni è emersa l’ostilità, e la paura, che Trump ha nei confronti delle armi atomiche, delle quali sarebbe stato edotto dallo zio professore al MIT, John G. Trump, scienziato che fu il primo ad esaminare le carte di Nikola TEsla, tra cui il supposto progetto del fisico per un «raggio della morte».

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

 

 

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