Militaria
Trump propone di rinominare il dipartimento della Difesa come «dipartimento della Guerra»
Il 25 agosto il presidente Donald Trump ha proposto che la sua amministrazione ribattezzi il Dipartimento della Difesa con il suo precedente nome, Dipartimento della Guerra.
«Pete, hai iniziato dicendo “dipartimento della Difesa”. E in qualche modo non mi è sembrato un buon termine», ha detto Trump nello Studio Ovale, parlando con il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, dopo aver firmato i decreti esecutivi sulla lotta alla criminalità, anche a Washington.
«Difesa. Cosa siamo, difesa? Perché siamo difesa? Una volta si chiamava Dipartimento della Guerra, e aveva un suono più forte. E, come sapete, abbiamo vinto la Prima Guerra Mondiale, abbiamo vinto la Seconda Guerra Mondiale, abbiamo vinto tutto. Ora abbiamo un Dipartimento della Difesa. Siamo difensori. Non lo so».
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Il segretario Hegseth, in piedi dietro Trump, ha affermato che il cambio di nome è in arrivo. «Arriverà presto, signore», ha detto il segretario militare a Trump.
Trump ha quindi ribadito che «Dipartimento della Guerra» suona meglio di «Dipartimento della Difesa». «Difesa? Non voglio essere solo Difesa. Vogliamo la difesa, ma vogliamo anche l’attacco, se per voi va bene», ha detto, aggiungendo che «come Dipartimento della Guerra, abbiamo vinto tutto, abbiamo vinto tutto. E penso che dovremo tornare a quel livello».
Non è la prima volta che Trump propone di riportare il dipartimento della Difesa al suo nome precedente. «Sapete, una volta si chiamava segretario della Guerra», ha detto Trump ai giornalisti il 25 giugno al vertice della NATO nei Paesi Bassi. «Forse per un paio di settimane lo chiameremo così perché ci sentiamo dei guerrieri».
Allora il presidente aveva presentato lo Hegseth come «segretario di guerra». «Poi siamo diventati politicamente corretti e l’hanno chiamato Segretario della Difesa», ha detto Trump. «Forse dovremo pensare a cambiarlo. Ma la pensiamo così».
Prima di diventare segretario alla Difesa, Hegseth aveva chiesto che il Dipartimento della Difesa tornasse al suo vecchio nome.
« Certo, il nostro esercito ci difende. E in un mondo perfetto esiste per scoraggiare le minacce e preservare la pace», aveva scritto lo Hegsetto nel suo libro di memorie del 2024, The War on Warriors—Behind the Betrayal of the Men Who Keep Us Free.
«Ma in definitiva il suo compito è condurre la guerra. Le guerre o le vinciamo o le perdiamo. E abbiamo guerrieri, non “difensori”. Riportare in auge il dipartimento della Guerra potrebbe ricordare ad alcuni a Washington, DC, cosa dovrebbe fare l’esercito, e cosa dovrebbe fare bene».
Il Dipartimento della Difesa USA si chiamava dipartimento della Guerra quando fu istituito nel 1789. Nel 1947, il presidente Harry Truman cambiò il nome dopo averlo fuso con il dipartimento della Marina. Firmò il National Security Act, che istituì la figura del Segretario della Difesa. Istituì inoltre il Consiglio per la Sicurezza Nazionale, i Capi di Stato Maggiore Congiunti e l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti.
La transizione nominale da «ministeri della Guerra» a «ministeri della Difesa» è iniziata principalmente dopo la Seconda Guerra Mondiale, riflettendo un cambiamento nella percezione del ruolo militare, da uno orientato all’offensiva a uno focalizzato sulla protezione nazionale, in tanti Paesi del mondo.
In Gran Bretagna, il ministero della Guerra (chiamato War Office) fu sostituito dal Ministero della Difesa nel 1964, unificando le funzioni dei vari dipartimenti militari per una gestione più moderna e difensiva.
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In Francia il ministère de la Guerre fu rinominato ministère de la Défense nationale nel 1946, seguendo una tendenza simile dopo la Seconda Guerra Mondiale. Molti stati, specialmente in Europa, hanno adottato il termine «Difesa» negli anni Quaranta e Cinquanta, in parte per allinearsi al nuovo ordine internazionale post-bellico e alla creazione di organismi come l’ONU e la NATO, che promuovevano la sicurezza collettiva e la difesa
Il cambiamento rifletteva non solo un’evoluzione linguistica, ma anche un tentativo di ridefinire la narrativa militare in un contesto di pace e stabilità globale, anche se in alcuni casi era più una mossa simbolica che sostanziale. Alcuni paesi, come il Giappone, hanno adottato termini simili (Ministero della Difesa, istituito nel 2007 al posto dell’Agenzia della Difesa) per sottolineare il loro approccio pacifista post-bellico.
In Italia il ministero della Guerra divenne Ministero della Difesa nel 1947, con l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, che enfatizzava la difesa nazionale in linea con i principi democratici e pacifisti del dopoguerra – in particolare l’articolo 11 della Carta, quello per cui «l’Italia ripudia la guerra»: l’ennesimo articolo che in questi anni, dopo aver visto stracciati in pandemia tutti quelli che riguardano i diritti individuali e lavorativi, viene ridotto a lettera morta visto il pieno sostegno dato attualmente ad una delle due parti in conflitto in Europa.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr