Persecuzioni
Trump per Natale attacca «la feccia ISIS» in Nigeria
Il presidente Donald Trump ha reso noto che gli Stati Uniti hanno effettuato raid aerei contro i terroristi dello Stato Islamico in Nigeria proprio il giorno di Natale, accusando i militanti di aver «ucciso brutalmente» i cristiani.
Boko Haram, gruppo jihadista islamista il cui nome significa «i libri (occidentali) sono proibiti», ha giurato fedeltà all’ISIS nel 2015, per poi scindersi l’anno successivo in due fazioni rivali: Boko Haram e la Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico (ISWAP), che concentra i propri attacchi contro i cristiani e coloro ritenuti «infedeli».
In un post pubblicato giovedì su Truth Social, Trump ha dichiarato che l’operazione era diretta contro la «feccia terroristica dell’ISIS nel nord-ovest della Nigeria, che ha preso di mira e ucciso brutalmente, principalmente, cristiani innocenti, a livelli mai visti da molti anni, e persino secoli!».
.@POTUS “Tonight, at my direction as Commander in Chief, the United States launched a powerful and deadly strike against ISIS Terrorist Scum in Northwest Nigeria, who have been targeting and viciously killing, primarily, innocent Christians, at levels not seen for many years, and… pic.twitter.com/ct7rUW128t
— Department of War 🇺🇸 (@DeptofWar) December 26, 2025
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«Ho già avvertito questi terroristi che se non avessero fermato il massacro dei cristiani, avrebbero dovuto pagare l’inferno… Sotto la mia guida, il nostro Paese non permetterà al terrorismo islamico radicale di prosperare. Che Dio benedica i nostri militari e BUON NATALE a tutti, compresi i terroristi morti», ha aggiunto.
Gli attacchi, mirati ai militanti nello Stato di Sokoto, sono stati eseguiti in coordinamento con le autorità nigeriane, ha comunicato il Comando Africa degli Stati Uniti. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ringraziato il governo di Abuja per il suo «sostegno e la sua cooperazione», annunciando «altri [attacchi] in futuro». I responsabili statunitensi, tuttavia, non hanno reso noto il numero di vittime tra i militanti.
Trump ha di recente inasprito le pressioni sulla Nigeria per le violenze a sfondo religioso, che comprendono omicidi e rapimenti di fedeli cristiani. A novembre aveva minacciato di intervenire in Nigeria «a tutto spiano» se il governo non avesse posto fine al «massacro» dei cristiani.
Washington ha inoltre introdotto restrizioni sui visti per individui presumibilmente coinvolti in violazioni della libertà religiosa e ha classificato la Nigeria come «paese di particolare preoccupazione» per le persecuzioni religiose.
La Nigeria, dove i cristiani prevalgono nel Sud e i musulmani rappresentano la maggioranza nel nord, affronta dal 2009 una prolungata insurrezione jihadista lanciata da Boko Haram per instaurare uno Stato islamico.
La persecuzione anticristiana in Nigeria si è aggravata dopo il 1999, quando 12 stati del Nord hanno adottato la sharia. L’ascesa di Boko Haram nel 2009 ha segnato un’ulteriore escalation, con il gruppo noto per il rapimento di centinaia di studentesse nel 2014, di cui 87 risultano ancora disperse.
Come riportato da Renovatio 21, gli ultras della nazionale romena, a quanto pare più cristiani di Parolin, durante una recente partita di qualificazione ai mondiali a Bucarest hanno esposto un grande striscione con la scritta «DIFENDETE I CRISTIANI NIGERIANI».
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Due mesi fa Trump aveva promesso di «annientare» i terroristi islamici in Nigeria in difesa dei cristiani perseguitati. La sua sortita aveva provocato reazioni dai vertici dello Stato nigeriano, che aveva inizialmente respinto l’intervento militare «unilaterale» minacciato da Washingtone.
Come riportato da Renovatio 21, l’ambasciatore di Trump all’ONU Mike Waltz un mese fa aveva definito la persecuzione dei cristiani nigeriani un «genocidio». Nel 2024 l’Osservatorio sulla libertà religiosa in Africa (ORFA) ha calcolato quasi 56.000 morti in attacchi di natura religiosa in quattro anni.
Un tempo leggermente più numerosi dei musulmani, i cristiani sono ora in minoranza a causa degli elevatissimi tassi di natalità tra la popolazione musulmana. Nelle scorse settimane il mondo ha assistito ad un orrendo rapimento di massa di bambini cattolici dalle scuole.
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