Trump e i trumpisti censurati ovunque

«Wow! Twitter censura il rispettato senatore dello stato della Pennsylvania Doug Mastriano dopo aver svolto un ottimo lavoro nel condurre un’audizione sulla frode elettorale del 2020. Loro e le Fake News, lavorando insieme, vogliono mettere a tacere la verità. Non posso lasciare che accada. Questo è ciò che fanno i paesi comunisti!»

Così ha twittato il presidente Donald Trump questa mattina, dopo che Twitter ha sospeso l’account personale del senatore dello stato della Pennsylvania Doug Mastriano, che ha parlato alla conferenza stampa del 25 novembre sulle frodi al voto tenutasi in quello Stato. (L’account di Mastriano è stato poi riattivato oggi a mezzogiorno.)

Twitter ha sospeso l’account personale del senatore dello stato della Pennsylvania Doug Mastriano, che ha parlato alla conferenza stampa del 25 novembre sulle frodi al voto tenutasi in quello Stato

Il 26 novembre, Twitter ha sospeso l’account del film The Plot Against the President, che esamina gli sforzi del membro del Congresso Devin Nunes per scoprire la cospirazione per distruggere la presidenza Trump. (È stato poi ripristinato )

Sempre giovedì 26 novembre, Twitter ha impedito agli utenti di twittare link alla pagina web di Sidney Powell contenente i link per scaricare i suoi casi in Michigan e Georgia.

Tutta questa attività di Twitter segue la decisione di YouTube del 24 novembre di implementare un divieto di caricamento di una settimana su One America News Network, il cui eccellente rapporto sul caso di frode del voto è stato twittato da Trump all’inizio della settimana, riporta EIR.

«Ai fini della sicurezza nazionale, la sezione 230 deve essere immediatamente chiusa!!!»

Giovedì sera, Trump aveva twittato: «Ai fini della sicurezza nazionale, la sezione 230 deve essere immediatamente chiusa!!!»

La sezione 230 del Communications Decency Act impedisce che i siti Web che fungono da canali per il discorso dei propri utenti vengano citati in giudizio per i contenuti che pubblicano. Ma se Twitter assume un ruolo attivo nell’aggiungere commenti e nel decidere cosa si può e non si può dire, non funziona più come un canale neutrale.