Terrorismo
Trump definisce gli Antifa come «organizzazione terroristica»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che designerà ufficialmente il movimento di sinistra Antifa come organizzazione terroristica.
La decisione arriva una settimana dopo l’assassinio del giovane organizzatore conservatore Charlie Kirk durante il suo tour di conferenze al college. Alti funzionari repubblicani, tra cui il vicepresidente J.D. Vance, hanno attribuito l’omicidio all’«estremismo di sinistra».
«Sono lieto di informare i nostri numerosi patrioti statunitensi che sto designando ANTIFA, UN DISASTRO MALATO, PERICOLOSO E RADICALE DI SINISTRA, COME UNA IMPORTANTE ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA», ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social mercoledì sera, aggiungendo che coloro che finanziano Antifa dovrebbero essere «indagati a fondo, in conformità con i più elevati standard e pratiche legali».
🚨 “I am pleased to inform our many U.S.A. Patriots that I am designating ANTIFA, A SICK, DANGEROUS, RADICAL LEFT DISASTER, AS A MAJOR TERRORIST ORGANIZATION…” – President Donald J. Trump pic.twitter.com/irLHCkrX1n
— The White House (@WhiteHouse) September 18, 2025
Sostieni Renovatio 21
Antifa, ovvia abbreviazione di «antifascisti», è un termine generico che indica attivisti di sinistra vestiti di nero e mascherati che spesso interrompono violentemente le manifestazioni conservatrici e si scontrano con i manifestanti di destra e con la polizia. Ai tempi dei disordini per il G8 di Genova nel 2001, e negli anni successivi, si chiamavano «Black Bloc», e costituivano orde di devastatori bizzarramente organizzati in maniera militare. Nessuno è mai riuscito davvero a comprenderne le origini e le dinamiche, anche se vi sono sospetti sulla loro provenienza e i loro finanziamenti.
Il fine, a Genova nel 2001, era chiaro: screditare la protesta, in modo da indicare alla pubblica opinione che la resistenza alla globalizzazione era una cosa da violenti, ed impedire quindi ogni vera opposizione al mostruoso processo planetario in atto. Oggi negli USA gli Antifa – che hanno fatto la loro comparsa definitiva sulla scena durante le rivolte pseudo-razziali del 2020 a seguito della morte del drogato criminale George Floydo, sono considerati dai commentatori conservatori alla stregua di shock troops («truppe d’assalto») del Partito Democratico USA.
Gli Antifa sono stati anche accusati di aver partecipato a rivolte e di aver teso agguati contro personalità conservatrici e giornalisti. Una mutazione della specia è quella che chiamano trantifa, ossia di attivisti goscisti transessuali, spesso armati, che già in USA hanno lasciato una scia di sangue consistente.
Secondo quanto riportato dai funzionari, Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Kirk, avrebbe avuto opinioni di sinistra e pro-omotransessualiste.
L’accusa ha affermato che l’uomo ha confessato di aver ucciso Kirk tramite messaggi di testo inviati al suo giovane compagno transgender. «Ne avevo abbastanza del suo odio. Certi odi non si possono negoziare», avrebbe scritto Robinson poco dopo che Kirk era stato colpito.
Durante un incontro improvvisato con la stampa all’interno dell’Air Force One in volo, Trump ha scherzato (ma nemmeno troppo…) con l’inviata della TV pubblica americana PBS, nota per la sua vicinanza all’estrema sinistra.
NPR: “Regarding Antifa…”@POTUS: “Do they have anything to do with your network — Antifa?”
NPR: “No…”@POTUS: “Okay, well we’re going to find out.” pic.twitter.com/zLtxsD8jm1
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) September 19, 2025
Aiuta Renovatio 21
Alla domanda sugli Antifa, Trump ha replicato: «Hanno qualcosa a che fare con il vostro network? Beh, lo scopriremo».
Rimane da risolvere la questione delle possibili correlazioni tra attivismo politico violento di estrema sinistra e pedofilia, con alcuni episodi indicatori.
Come riportato da Renovatio 21, cinque anni fa ad una manifestazione antipedofilia a Dublino, in Irlanda, vi fu l’irruzione degli Antifa che attaccarono la protesta.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Carptrash via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International