Terrorismo

Terroristi Shabaab catturano un elicottero dell’ONU: ostaggi e un morto

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Un elicottero delle Nazioni Unite che trasportava nove passeggeri è stato catturato poche ore fa in Somalia dal gruppo terroristico Al Shabab dopo aver effettuato un atterraggio di emergenza in un’area controllata dal gruppo. Lo riporta il New York Times, che cita come fonti due anonimi funzionari somali.

 

Sei passeggeri, tra cui stranieri di nazionalità non ancora, sono stati catturati, mentre due sono fuggiti e uno è stato ucciso dall’attacco islamista.

 

L’elicottero, che era assegnato all’Ufficio di sostegno delle Nazioni Unite in Somalia, era atterrato nella regione di Galgaduud, nella Somalia centrale. Non è stato immediatamente chiaro il motivo per cui l’elicottero fosse dovuto atterrare. La sorte dei due passeggeri fuggiti è ancora sconosciuta, ha detto uno dei funzionari.

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L’Ufficio di sostegno delle Nazioni Unite in Somalia fornisce supporto logistico alle oltre 19.000 forze di mantenimento della pace della missione di transizione dell’Unione africana in Somalia. Tale supporto include il trasporto di cibo e carburante, la fornitura di trasporto terrestre e aereo, nonché l’evacuazione delle vittime.

 

Al Shabaab, che in arabo significa «la Gioventù», ha seminato il caos in tutta la Somalia per quasi un decennio e mezzo, promettendo di rovesciare il governo federale sostenuto dalle Nazioni Unite e di fondare uno Stato islamico. Secondo funzionari statunitensi e somali, il gruppo comanda tra i 7.000 e i 12.000 combattenti e guadagna circa 120 milioni di dollari all’anno attraverso estorsioni e tasse.

 

Da quando è salito al potere nel 2022, il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha promesso di eliminare il gruppo sia militarmente che finanziariamente, inviando truppe in aree che includono la Somalia centro-meridionale, dove è atterrato l’elicottero, e con l’aiuto di droni americani in volo e milizie di clan locali sul terreno, ha liberato dozzine di piccole città e villaggi, secondo funzionari somali e agenti di sicurezza.

 

Tuttavia gli Shabab hanno proseguito le loro attività violente, portando a termine molteplici attacchi contro le forze di sicurezza e i civili in tutta l’ex colonia italiana.

 

Lo scorso agosto, l’Africa Command statunitense aveva effettuato su richiesta del governo somalo un attacco aereo contro i terroristi Shabaab, provocando la morte di 13 militanti del gruppo. A inizio 2023 il Pentagono aveva dichiarato di aver ucciso un alto comandante dell’ISIS in Somalia, eliminando assieme al leader regionale Bilal al-Sudani almeno altri 10 combattenti

 

Nel 2022 un gruppo di Shabaab ha preso il controllo dell’Hotel Hayat di Mogadiscio, dopo aver fatto detonare tre bombe nella capitale. Nel 2020 un altro attacco in un hotel provocò una strage con almeno 16 morti.

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Come noto, gli Shabaab furono recipienti di milioni dati dal governo italiano con il riscatto della cooperante italiana in Kenya nel 2020. Per il rapimento, la procura di Roma ha chiesto a febbraio l’archiviazione dell’indagine, adducendo la mancata collaborazione delle autorità di Nairobi.

 

Come riportato da Renovatio 21, con gli Shabaab operava la «vedova bianca» Samantha Lewthwaite, britannica convertita all’Islam radicale irreperibile dopo la strage di Londra del luglio 2007, nonostante la caccia che, teoricamente, apparati di sicurezza britannici e africani le stanno dando da anni. La vedova bianca, dissero i giornali inglesi, aveva addirittura un programma di infiltrazione terrorista a partire da giovani europee convertite all’Islam per colpire le spiaggia spagnole. Si parlò di 30 reclute a cui è stato insegnato come costruire giubbotti suicidi e come scegliere i propri obiettivi di morte. Il nome della Lewthwaite viene fatto anche per l’attacco del settembre 2013 rivendicato dagli Shabaab nel centro commerciale Westgate a Nairobi, che causò 71 morti e circa 200 feriti.

 

Secondo alcuni, gli Shabaab potrebbero essere stati d’ispirazione per l’assassino del deputato inglese – cattolico, brexiter e pro-life – Sir David Amess, ammazzato a colpi di pugnale durante un incontro con i suoi elettori nella regione dell’Essex nell’ottobre 2021. I legami tra i terroristi somali e il giovane attentatore, figlio di buona famiglia somala espatriata a Londra, non sono mai stati chiariti.

 

Lo scorso giugno gli Shabaab hanno attaccato soldati ugandesi delle forze di pace dell’Unione Africana (UA) presenti in Somalia, uccidendone 54. Per coincidenza, l’attacco è avvenuto a poche ore dall’approvazione da parte di Kampala di una legge anti-LGBT che ha messo l’Uganda al centro dell’attenzione mondiale. L’Uganda avrebbe subito poco dopo un’altra strage terrorista, stavolta sul suo territorio, ad opera di un’altra sigla islamista.

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Immagine di Travis Lupicl via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic

Immagine d’archivio 

 

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