Geopolitica

Talebani disperdono con colpi di mitra la protesta delle donne afghane

Pubblicato

il

 

Lo scorso giovedì i giornalisti dell’AFP hanno assistito e registrato una scena inquietante durante una protesta per i diritti delle donne nella parte orientale di Kabul.

 

Un piccolo gruppo di donne si è radunato fuori da una scuola superiore per chiedere loro di poter accedere all’istruzione secondaria, dopo che i talebani hanno emesso un decreto generale che vieta qualsiasi istruzione di livello superiore per le donne.

 

La protesta di giovedìdi questa mezza dozzina scarsa di donne alla repressione immediata: i talebani sparano, presumibilmente in aria, raffiche di mitra.

 

Le ragazze fuggono. Fine della protesta.

 

Le ragazze fuggono. Fine della protesta.


I talebani sono visibili nel video mentre bloccano le riprese dei giornalisti presente.

 

La microprotesta delle donne afghane recava un cartello con su scritto: «Non rompere le nostre penne, non bruciare i nostri libri, non chiudere le nostre scuole». Come risposta, le forze dell’ordine talebane hanno bloccate le strade.

 

Un portavoce del potere talebano ha giustificato la repressione dicendo che la manifestazione non era autorizzata.

 

 

I talebani, considerati «moderati» dalla stampa internazionale ansiosa di coprire i disastri del senile Biden, hanno  ripristinato le punizioni corporali tradizionali come l’amputazione delle mani per certi reati e l’esposizione pubblica dei corpi delle persone che sono state giustiziate.

 

Nel video, ad ogni modo, colpisce una cosa in particolare: divise ed armi della maggioranza dei miliziani/poliziotti talebani sono al 100% americane, tanto che è davvero difficile distinguerli da soldati USA veri e propri. Il contrasto con alcuni che ancora si ostinanano a vestire in modo tradizionale è sempre più marcato.

 

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version