Terrorismo

Sospetto organizzatore dell’omicidio dell’ambasciatore russo vive nel lusso negli USA

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Temel Alsancak, uno dei sospetti organizzatori dell’assassinio dell’ambasciatore russo in Turchia Andrej Karlov nel 2016, sta godendo di uno stile di vita sontuoso negli Stati Uniti, ha affermato il quotidiano turco Sabah, citando fonti all’interno della comunità dell’Intelligence di Ankara.

 

Alsancak, che si ritiene sia un membro del gruppo di Fethullah Gulen che la Turchia chiama l’organizzazione terroristica, sarebbe fuggito in Germania poco dopo l’assassinio. Tuttavia, la testata turca afferma di essere stato recentemente avvistato a Dallas, in Texas, dove presumibilmente vive in una «villa estremamente lussuosa» del valore di circa 1,2 milioni.

 

Nello scoop si afferma inoltre che Alsancak abbia registrato una serie di «società di copertura» a nome di sua moglie e sua figlia, che ha utilizzato per aiutare i compagni fuggitivi a ottenere visti e permessi di lavoro negli Stati Uniti.

 

Come riporta RT, il diplomatico russo Karlov è stato assassinato il 19 dicembre 2016, mentre pronunciava un discorso all’inaugurazione di una mostra a tema russo nella capitale turca. L’indagine penale di Ankara sull’omicidio dell’ambasciatore ha scoperto che era stata organizzata da quello che lo Stato turco chiama FETO («Fetullathist Terrorist Organization»), una rete del religioso con sede negli Stati Uniti Fethullah Gulen, che le autorità turche accusano di aver tentato di rovesciare violentemente il governo nel 2013 e nel 2016.

 

Gulen, un tempo alleato di Erdogan, è considerato dal presidente turco come nemico acerrimo della Nazione turca e autore di continui complotti massivi contro Ankara.

 

Gli investigatori hanno identificato diversi membri della FETO presumibilmente coinvolti nell’attacco, tra cui Alsancak, che si ritiene abbia incaricato Mevlut Mert Altintas, un agente di polizia fuori servizio, di uccidere Karlov durante la mostra.

 

Alcune analisi propendono per l’idea che l’incidente avesse lo scopo di provocare un conflitto tra Russia e Turchia e destabilizzare le relazioni in via di miglioramento tra Mosca e Ankara.

 

Ventitré persone sono state condannate per il coinvolgimento in questo assassinio di alto profilo, con cinque cittadini turchi che hanno ricevuto l’ergastolo. L’uomo armato di 22 anni – che urlava «Allahu Akbar» e «non dimenticheremo Aleppo», città liberata dall’ISIS grazie all’intervento delle forze russe – è stato ucciso dalla polizia in una sparatoria poco dopo l’omicidio.

 

Si ritiene che la maggior parte delle figure guleniste di alto rango sia fuggita dalla Turchia poco dopo il fallito tentativo di colpo di stato del 2016. Da allora, Ankara ha ripetutamente chiesto che fossero estradati a casa per essere processati per attività terroristica.

 

Il movimento di Gulen, che avrebbe milioni di seguaci in Turchia e pure all’estero si contraddistingue per predicare un Islam estremamente moderato (che lo ha tenuto lontano dai partiti islamici turchi), unito e per aver organizzato una rete molto fitta di attivisti e affiliati, con scuole, aiuti umanitari ed enti professionali, al punto da essere definita come una sorta di «Opus Dei islamica».

 

Oltre alle scuole istituite dai seguaci di Gulen, molti gulenisti occupavano posizioni di potere nelle forze di polizia e nella magistratura turche.Analisti turchi e stranieri ritengono che Gulen abbia simpatizzanti anche nel Parlamento turco e che il suo movimento controllasse il quotidiano conservatore islamico Zaman, la banca privata Bank Asya, la stazione televisiva Samanyolu e molti altri media e organizzazioni imprenditoriali, tra cui la TUKSON, una sorta di Confindustria turca. Molti di questi enti sono stati chiusi dopo il tentato golpe.

 

Gulen, definito neo-ottomanista e pan-etnicista anatolico, vive in esilio dal 1999 nello Stato americano della Pennsylvania. È considerato terrorista in Turchia, Pakistan, nonché dal Consiglio di cooperazione del Golfo e dalla Organizzazione della cooperazione islamica.

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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