Immigrazione

«Sono felice che siano morte»: l’assassino di bambine condannato a mezzo secolo. Voleva un «genocidio bianco»?

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L’assassino di Southport, Axel Rudakubana, è stato condannato a un minimo di 52 anni di carcere dopo essersi dichiarato colpevole di 16 capi d’imputazione, tra cui l’omicidio di tre ragazzine, ha annunciato giovedì l’ufficio del Procuratore generale del Regno Unito.

 

All’inizio di questa settimana, presso la Liverpool Crown Court, il diciottenne si è dichiarato colpevole di aver accoltellato a morte Bebe King, sei anni, Elsie Dot Stancombe, sette anni, e Alice Da Silva Aguiar, nove anni, nonché di dieci tentati omicidi, durante un evento in una scuola di danza.

 

Rudakubana, nato in Gran Bretagna da genitori ruandesi, si è dichiarato colpevole anche di produzione della tossina biologica ricina e di possesso di un manuale di addestramento di Al-Qaeda contenente consigli e istruzioni su come commettere atti di terrorismo, tra cui l’uso di veleni e istruzioni su come eseguire un attacco con coltello.

 

Secondo il Guardian, l’imputato avrebbe detto a processo «sono così contento che quelle bambine siano morte».

CCTV shows Axel Rudakubana moments before Southport stabbing attack

In commenti che hanno interrotto l’udienza per circa cinque minuti, Rudakubana ha urlato: «Mi fa male il petto… Devo parlare con un paramedico» e poi a volume sempre più alto: «Non continuate! Non continuate! Non continuate!»

 

Circa 40 parenti delle vittime erano all’interno dell’aula di tribunale gremita per vedere l’adolescente ricevere l’ergastolo presso la corte della corona di Liverpool. Grida di «codardo» si sono levate dalla tribuna pubblica mentre Rudakubana veniva rimosso dal banco degli imputati.

 

L’imputato ha ricevuto la pena minima per un crimine del genere, che è ancora una delle più alte mai registrate ed è la pena più lunga per un assassino della sua età. Considerando i 175 giorni che Rudakubana aveva già scontato in custodia cautelare, rimarrà in carcere per 51 anni e 190 giorni prima che la Commissione per la libertà vigilata possa prendere in considerazione la sua liberazione.

 

«È altamente probabile che non verrà mai rilasciato», ha affermato il giudice Julian Goose, come riportato dalle agenzie di stampa locali.

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Le famiglie delle vittime hanno condannato la sentenza della corte, chiedendo l’ergastolo per l’assassino. Secondo le dichiarazioni di impatto delle vittime lette alla corte e citate dal Telegraph, era «giusto» che Rudakubana affrontasse l’ergastolo dopo aver inflitto alla loro famiglia «una vita di dolore».

 

La sentenza è già stata deferita agli Ufficiali Giudiziari nell’ambito del programma sulle pene eccessivamente clementi per la revisione.

 

Il massacro, che ha scatenato violente rivolte anti-immigrati in tutta l’Inghilterra, si è verificata lo scorso luglio a Southport, una cittadina costiera a circa 30 km a nord di Liverpool. Secondo le autorità locali, 26 minori, di età compresa tra i sei e i 13 anni, avevano frequentato lo studio per un workshop di danza a tema Taylor Swift per le vacanze estive.

 

La giornalista e scrittrice Charlie Bentley Astor, che ha indagato sull’attacco di Southport, sostiene che l’assassino avesse una «fissazione per la pulizia etnica», con tanto di teorie di «genocidio bianco».

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Immagine della polizia di Meyerside
 

 

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