Geopolitica

Soldati israeliani uccisi. Hamas pubblica il video di carrarmati fatti saltare

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Il bilancio delle vittime israeliane è in aumento e Hamas ha affermato di aver teso un’imboscata e distrutto diversi carri armati mentre si addentravano nella città di Gaza, anche durante le ricerche degli ostaggi da un edificio all’altro.

 

Le forze di difesa di Israele (IDF) hanno affermato di essere in combattimento ravvicinato con Hamas mentre le truppe si spingono ulteriormente all’interno di Gaza, provocando un bilancio delle vittime annunciato martedì di undici persone. All’inizio di mercoledì quella cifra era salita a 13 soldati israeliani uccisi, dopo che il ministro della Difesa israeliano aveva avvertito del «pesante tributo» che avrebbero pagato le truppe nell’operazione per sradicare Hamas.

 

Mercoledì ha fine giornata l’IDF ha annunciato che 15 soldati israeliani sono stati uccisi nell’operazione a Gaza. In totale si è arrivati a 320 soldati uccisi dal massacro del 7 ottobre (più oltre 1.100 civili israeliani e stranieri).

 

L’ala militare del gruppo islamista ha intanto pubblicato filmati che mostrerebbero i suoi membri che fanno esplodere carrarmati israeliani nel quartiere di Zaitoun Sud, a Gaza City.

 

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I filmati ampiamente diffusi mostrano i membri della Knesset – il Parlamento dello Stato di Israele» che piangono dopo una sessione a porte chiuse (sotto), il che porta a ipotizzare che le truppe israeliane potrebbero sostenere tassi di vittime più alti di quelli conosciuti.

«Una raccolta di filmati grezzi che documentano la macabra furia di Hamas del 7 ottobre nel Negev occidentale è stata proiettata mercoledì per i membri della Knesset. Il video, della durata di 43 minuti, è stato prodotto dall’ufficio del portavoce dell’IDF e mostra video non censurati e difficili da guardare, molti dei quali ripresi dalle bodycam dei terroristi» scrive il Times of Israel

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«Dopo una richiesta del presidente della Knesset Amir Ohana ai militari, ai legislatori è stato concesso il permesso di tenere una proiezione a porte chiuse del filmato in cui la registrazione e l’uso dei cellulari non erano consentiti (…) Erano presenti più di 50 parlamentari e alcuni sono scoppiati in lacrime, tra cui il capo di Ra’am Mansour Abbas, ha riferito il notiziario Maariv».

 

Mentre il bilancio delle vittime tra gli abitanti di Gaza si avvicina a 9.000, il capo della diplomazia UE Josep Borrell si è scagliato contro gli attacchi aerei israeliani e le massicce vittime civili. Borrel si dice «sconcertato dall’elevato numero di vittime a seguito del bombardamento da parte di Israele del campo profughi di Jabalia». Secondo quanto riferito, il campo di Jabalia è stato nuovamente colpito, un giorno dopo il massiccio attacco iniziale che aveva ucciso almeno 52 palestinesi, secondo il ministero della Sanità di Gaza.

 

Mercoledì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso le sue condoglianze per i soldati caduti dell’IDF insieme ad altri leader. Ha detto: «Siamo in una guerra dura. Questa sarà una lunga guerra. Abbiamo risultati importanti, ma anche perdite dolorose».

 

Le truppe dello Stato Ebraico hanno iniziato il lento processo di andare porta a porta alla ricerca degli ostaggi israeliani e stranieri scomparsi, che secondo nuove dichiarazioni militari sarebbero forse 240. Hamas ha rilasciato nuove dichiarazioni sostenendo che gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso un gruppo di ostaggi. «Sette detenuti sono stati uccisi ieri nel massacro di Jabalia, tra cui tre titolari di passaporti stranieri», si legge in una dichiarazione di Hamas rilasciata dalla sua ala militare.

 

L’esercito israeliano ha affermato che l’attacco a Jabalia aveva eliminato un alto comandante di Hamas e altri ufficiali di Hamas, e che i decisori israeliani hanno tenuto conto del danno subito dai civili nell’area urbana densamente popolata.

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 Immagine screenshot da Twitter

 

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