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Sei missili ipersonici sono stati usati nell’ultimo attacco russo

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La Federazione Russia avrebbe lanciato almeno sei missili ipersonici contro l’Ucraina durante il suo ultimo attacco. Lo dichiara l’esercito di Kiev.

 

L’esercito ucraino ha confermato che durante il grande sbarramento missilistico di giovedì mattina su varie città e siti di infrastrutture energetiche in tutto il Paese, che ora è stato calcolato a 95 missili in totale, sono stati lanciati fino a sei missili ipersonici, dai quali è praticamente impossibile difendersi.

 

Un portavoce delle forze armate ucraine ha dichiarato in un comunicato che «l’attacco è davvero su larga scala e per la prima volta utilizza tipi di missili così diversi. Vediamo che questa volta sono stati usati fino a sei Kinzhal. Questo è un attacco come non ricordo di aver visto prima».

 

Il portavoce del comando dell’aeronautica militare dell’Ucraina, Yurii Ihnat, ha continuato con parole televisive: «finora non abbiamo le capacità per contrastare queste armi», riferendosi ai Kinzhal. È stato inoltre rivelato che sono stati lanciati sei missili da crociera X-22 lanciati dall’aria. È importante sottolineare che lo stesso Cremlino ha ammesso di aver schierato ipersonici giovedì, ma non ha detto quanti ne sono stati utilizzati.

 

Nell’ultimo anno di guerra ci siano state diverse occasioni di occasioni in cui sono stati lanciati missili ipersonici, che sono stati pochi e rari, questa è la prima volta nota che ne sono stati sparati così tanti in un solo giorno.

 

Il Kinzhal raggiunge una velocità di Mach 10, cioè circa 12347 chilometri orari. Ciò li rende in pratica non abbattibili dai sistemi antiaerei attualmente in forze agli eserciti di tutto il mondo.

 

Dell’attacco dei Kinzhal di giovedì ci sarebbe un video, non ancora verificato, che sta circolando in rete. È visibile l’incredibile velocità dell’oggetto, così come sono udibili le parolacce, in russo, di chi assiste alla scena.

 

 

 

La tecnologia ipersonica è stata svelata per la prima volta dal presidente russo Vladimir Putin nel 2018 ed è lanciato dai bombardieri Tu-22M3 o dagli intercettori MiG-31K.

 

Il Cremlino ha definito l’operazione missilistica di giovedì «ritorsione» per l’attacco terroristico transfrontaliero del 2 marzo sul suolo russo vicino all’Ucraina dove presunti gruppi di nazionalisti ucraini ben armati che hanno attraversato la regione meridionale della Russia di Bryansk e aperto in un villaggio, uccidendo due civili e, secondo quanto riferito, ferito un bambino di 10 anni.

 

Finora era noto che il razzo ipersonico Kinzhal («pugnale») era stato impiegato almeno tre volte nell’attuale teatro di guerra ucraino. Tuttavia, a detta del tenente generale in pensione Yuri Netkachev, la Russia non avrebbe ulteriori piani di impiego degli ipersonici in Ucraina.

 

Oltre al Kinzhal, la Russia dispone di un altro missile ipersonico, lo Tsirkon.

 

Come riportato da Renovatio 21, vi sono Tsirkon ora schierati a bordo della fregata russa Gorshkov, che ha fatto rotta per il Sud Africa attraverso l’Atlantico pochi giorni fa. Lo stesso presidente Putin aveva parlato di impiego di armi ipersoniche nelle navi russe durante l’esposizione della nuova dottrina navale a San Pietroburgo lo scorso luglio.

 

È stato riportato che anche velivoli delle forze aerospaziali russe di stanza nell’énclave baltica di Kaliningrad sarebbero dotati di missili ipersonici.

 

Come riportato da Renovatio 21lo Tsirkon era stato approntato a fine 2021, poche settimane prima dell’inizio del conflitto in Ucraina. Il 2022 ha visto il via alla produzione di questo tipo di missile ipersonico.

 

Dopo anni di ritardoparrebbe che ora anche gli USA possano vantare esperimenti riusciti in fatto di tecnologia ipersonica. Tuttavia in America vi è stato scandalo quando si è appreso il mese scorso che i sistemi ipersonici della Cina Popolare, che sarebbero praticamente pronti, sono stati sviluppati con tecnologia tranquillamente venduta e trasferita da società americane.

 

Nel club delle potenze ipersoniche vi sarebbero anche, a quanto comunicano, la Corea del Nord e l’Iran.

 

Anche il teatro pacifico pare muoversi nella corsa alle armi ipersoniche. Come riportato da Renovatio 21, in settimana era emerso che il Giappone starebbe preparando un sistema per intercettarli, mentre gli USA stanno continuando con gli esperimenti.

 

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

 

 

 

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