Arte
Rivista di moda cancella dalla foto la spilletta pro-Palestina dell’attore hollywoodiano
L’edizione francese di Vanity Fair ha ritoccato l’immagine dell’attore Guy Pearce, rimuovendo una spilla palestinese che indossava al Festival di Cannes. La rivista è stata poi costretta a scusarsi dopo le accuse di censura.
La star australiana di film come Memento e LA Confidential ha camminato sul tappeto rosso con una spilla con la bandiera palestinese visibile sulla giacca. La stessa spilla era assente nella foto ritratto dell’attore realizzata da Vanity Fair France e pubblicata sul suo sito.
La modifica è stata segnalata per la prima volta dal giornalista Ahmed Hathout durante il fine settimana. «Così Guy Pearce ha mostrato solidarietà con la Palestina a Cannes indossando una spilla e Vanity Fair ha deciso di ritoccarla con Photoshop», ha scritto su X, sottolineando che l’attore indossava anche un braccialetto con i colori della bandiera palestinese.
So Guy Pearce showed solidarity with Palestine at Cannes by wearing a pin and Vanity Fair decided to photoshop it out. ????????
Little did they know the bracelet was also of the Palestinian flag colors. pic.twitter.com/kxdoVzJa2v
— Ahmed Hathout ???????? (@ahmedhathoutt) May 26, 2024
Vanity Fair France has issued an apology after removing a Palestinian pin worn by actor Guy Pearce from a photo, following a furious online backlash.
The Australian actor had posed for the photo as part of the magazine’s portraiture series at the Cannes Film Festival. pic.twitter.com/pv6n59tt3Q
— MintPress News (@MintPressNews) May 27, 2024
La rivista è stata rapidamente accusata di censura dagli utenti dell’internet. Molti hanno sottolineato che Pearce è un convinto sostenitore dei palestinesi e ha etichettato il primo ministro israeliano Benjamin Natanyahu «un tiranno vendicativo» per la condotta dell’IDF a Gaza. «I palestinesi vengono assassinati mentre parliamo. Sfollati, traumatizzati, rovinati», ha scritto martedì l’attore sui social media. «Tutto questo DEVE finire. VERGOGNA Netanyahu».
Palestinians are being murdered as we speak. Displaced, traumatised, ruined.
The lives and futures of Palestinian children are being eradicated by a vengeful tyrant.He MUST be stopped.
This MUST stop.
SHAME on you Netanyahu.#CeaseFire #FreePalestine ????????
— Guy Pearce (@TheGuyPearce) May 27, 2024
Lunedì Vanity Fair France ha risposto alle critiche. «Abbiamo erroneamente pubblicato sul sito una versione modificata di questa foto. La versione originale è stata pubblicata su Instagram lo stesso giorno», ha scritto la testata su X. «Abbiamo corretto il nostro errore e ci scusiamo».
Hathout ha ritwittato la dichiarazione della rivista, aggiungendo che «non è chiaro il motivo per cui esisteva una versione modificata».
Il Pearce altre volte si è fatto fotografare con i colori palestinesi.
History. Humanity. It’s not hard to know how to find your moral centre. #FreePalestine pic.twitter.com/DLI8kCJdw3
— Guy Pearce (@TheGuyPearce) May 11, 2024
Pearce non è stata l’unica celebrità a esprimere solidarietà alla Palestina a Cannes. L’attrice britannica Cate Blanchett è apparsa sul tappeto rosso con un abito che riprendeva i colori della bandiera palestinese.
Wow tengah trending satu dunia Cate Blanchett punya dress kat Cannes film festival sbb dia buat tribute to Palestine. Sebelum ni pun dia join artist 4 ceasefire campaign. Mcm ni la baru queen. pic.twitter.com/Zpb9rUgJWq
— Tag Jones ???????? (@callmefye) May 21, 2024
Anche la modella palestinese-americana Bella Hadid indossava un abito ispirato alla sciarpa kefiah.
Bella Hadid wearing a Keffiyeh dress in Cannes. pic.twitter.com/6SW1UW5kuZ
— lola❣️ (@malbwgaf) May 23, 2024
Come riportato da Renovatio 21, la Hadid, che è di padre palestinese, ha già avuto a che fare con le polemiche della questione israelo-palestinese. Una casa di alta moda francese lo scorso novembre fu accusata di averla sostituita con una modella israeliana.
La sorella di Bella, Gigi Hadid, ad un certo punto presa di mira persino dallo stesso governo israeliano, che le scrisse su internet la minacciosa frase «ti vediamo».
Va ricordato l’impegno di altre vedette hollywoodiane, come la filopalestinese Susan Sarandon.
Temendo manifestazioni filo-palestinesi, le autorità locali di Cannes hanno vietato le proteste lungo l’iconico viale della Croisette e nei suoi dintorni per tutta la durata del festival.
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Immagine screenshot da YouTube