Civiltà

Repressione è vaccino. «Repressione è Civiltà!»

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Nell’ora buia, con la prospettiva di una nuova clausura comandata dalla polizia pandemica nazionale ed internazionale, ci ritroviamo a riascolta, e ri-meditare, le parole dell’indimenticabile protagonista del capolavoro di Elio Petri Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.

 

Da cittadini sospettati di ogni cosa – ve le ricordate, le autocertificazioni? – troviamo dense di significato le parola di proclama del poliziotto perverso Gian Maria Volontè ai colleghi: «Sotto ogni criminale può nascondersi un sovversivo, sotto ogni sovversivo può nascondersi un criminale».

 

«La repressione è il nostro vaccino! Repressione è Civiltà!»

Da cittadini di un Paese dove le libertà costituzionali – le libertà fondamentali – sono state cancellate nell’arco di una notte, tendiamo l’orecchio: «L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite».

 

 

 

Da membri di una società trattata con spocchia paternalistica dai vertici di governo, e con modi rudi dalle autorità – persino gli impiegati pubblici con sindrome di Kapò che urlano «assembramento! Uscite tutti!» – non possiamo non sentire la veritiera violenza di chi dic «Il popolo è minorenne, la città è malata, ad altri spetta il compito di curare ed educare. A noi, il dovere di reprimere!».

Il vaccino sarà la nostra repressione. La Civiltà stessa è divenuta mera repressione, ideologica, spirituale e biologica

 

Ma soprattutto, da vittime della misteriosa pandemia in attesa della siringa messianica, e ancor di più vittime di decenni di manovre di Big Pharma, come possiamo non interrogarci quando il potere dice: «La repressione è il nostro vaccino! Repressione è Civiltà!».

 

Potete anche ribaltarlo, il risultato non cambia – è la situazione attuale: il vaccino sarà la nostra repressione. La Civiltà stessa è divenuta mera repressione, ideologica, spirituale e biologica.

 

Speriamo che il potere perverso di quest’ora buia faccia la fine di Gian Maria Volonté nella pellicola di Petri: travolto dalla sua nequizia, della sua perversione, dai suoi stessi osceni complessi masochisti di auto-punizione.

 

Preghiamo affinché il potere pandemico imploda sotto il peso della sua stessa pericolosa follia.

Preghiamo affinché il potere pandemico imploda sotto il peso della sua stessa pericolosa follia.

 

 

 

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