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Renovatio 21 torna online. Con tante cose da raccontare

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Renovatio 21 è tornato online dopo una settimana difficile.

 

Dopo un episodio medico che ha colpito il direttore, del quale avevamo dato subito conto, è seguito – per una coincidenza significativa – un problema tecnico al sito, che si è protratto ben oltre il dovuto, e che è stato domato in estenuanti collegamenti tra un reparto chirurgia e uffici tecnici negli USA, in India, Gran Bretagna e quant’altro.

 

Il risultato è stato qualche giorno di «buco». E ce ne scusiamo. Perché in questi cinque giorni è successo di tutto, e abbiamo tanta, tanta rabbia per non essere stati pronti a raccontare, analizzare, approfondire tutto.

 

C’è la questione dell’alleanza Trump-Kennedy, ad esempio, suggellata in Arizona poche ore fa: un evento di portata immensa, specialmente per noi, che abbiamo seguito la traiettoria di Kennedy, e quella di Trump, da oramai un decennio buono. Vedere che ora in qualche modo esse si fondono è un segno stupendo per l’Occidente e per l’umanità.

 

C’è stata la crisi diplomatica tra Russia e Italia, perché la RAI manda inviati ad intervistare tizi con le mostrine naziste e poi mette pure in onda (con il giornalista che esibisce lasciapassare: l’inevitabile «nonno partigiano»!).

 

C’è stata un’intervista di monsignor Viganò ad un giornale italiano, nella quale ha mosso accuse e rivelazioni rilevanti, dando un’ottica precisa del papato Ratzinger e di ciò che ne è seguito, e dello strapotere della catto-Sodoma assurta ai vertici del Sacro Palazzo.

 

C’è stata pure la morte di Alain Delon, e qualcosa lì andava scritto, forse lo scriveremo pure, perché ricordiamoci che era quello che provando a suicidarsi qualche anno fa aveva dichiarato «non capisco le donne»: se lo dice l’Alano, voi capite che riguardo al mistero della donna va abbandonato qualsiasi tentativo di soluzione.

 

In realtà, è successo molto anche da questa parte dello specchio.

 

Il sottoscritto è stato ricoverato in ospedale a seguito di un dolore, con conseguente necessità di operare. La cosa forse più interessante per i nostri lettori, e lo approfondiremo, è che è successo quando egli ha comunicato di rinunciare alle trasfusioni in caso di incidenti in sala operatoria.

 

È un tema su cui avremmo dovuto applicarci prima, non solo scrivendo articoli, ma informandoci, prendendo informazioni – e posizioni. Invece, come sempre, si arriva sempre impreparati al momento più impervio.

 

Tuttavia, non è la nostra reazione che conta, ma quello che è successo a livello sanitario ed istituzionale, cioè come la struttura medica ha risposto alla presenza di qualcuno che non vuole (più) accettare sacche di sangue qualsiasi, qualcuno che intende portare avanti la sua visione, ci verrebbe da dire, usque ad effusionem sanguinis. È stato interessante, ma anche, nell’intimo, terribile. Quindi: istruttivo.

 

Insomma, giorni difficili, ma siamo tornati. Abbiamo tante cose da raccontare.

 

Grazie anche a voi che siete tornati qui.

 

Roberto Dal Bosco

Direttore di Renovatio 21

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