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Ragazzo decolla con zaino-elicottero

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La società australiana CopterPack ha appena sviluppato una seconda generazione di jetpacchi dal curioso design. Si tratta di dispositivi in parte elicottero, in parte jetpack – tuttavia non si ha ancora la totale certezza di come funzioni o di quanto sia sicuro.

 

Il  video che è stato recentemente condiviso su YouTube, mostra un uomo che decolla di notte con uno skyline mozzafiato che fa da sfondo.

 

Per ora si sa molto poco del CopterPack al di fuori dei video dimostrativi in stile 007 rilasciati dall’azienda.

 

Possiamo dire, tuttavia, che potremmo essere in presenza di una nuova generazione di jetpacco.

 

 

Il dispositivo sembra comporsi di eliche in stile drone, attaccate a un’imbracatura dello zaino, che sollevano il pilota che sembrerebbe avere il controllo del volo per tramite di due joystick incastonati su due supporti.

 

Ancora non ci sono informazioni su caratteristiche di sicurezza, specifiche di progettazione o qualsiasi altra cosa che indichi il funzionamento del CopterPack.

 

Il sito di CopterPack è piuttosto scarso nei dettagli, sostenendo che l’«elicottero elettrico a zaino» dell’azienda è costruito con un leggero «nido d’ape in fibra di carbonio» ed è dotato di «un pilota automatico autolivellante».

 

Il sito quindi menziona il fatto che il CopterPack è ancora «in fase di sviluppo» e la società non ha ancora annunciato alcun piano per vendere questo «prodotto volante» ai suoi consumatori.

 

La moda e la tendenza a sviluppare questi strumenti per il volo umano non-veicolare sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo. 

 

Circa due anni fa diversi piloti di aereo hanno affermato di aver individuato qualcuno che indossava un jetpacco e volava a circa 900 metri di altitudine nei pressi dell’aeroporto di Los Angeles per poi tornare di nuovo, sullo stesso cielo, pochi mesi fa.

 

Visto il propagarsi di queste acrobazie volanti, qualcuno ha già pensato di organizzare delle gare di jetpacchi ad ostacoli. Il CEO di JetPack Aviation, David Mayman, ha dichiarato che la sua azienda sta lavorando con l’Air Race World Championship per «creare una serie di corse parallele di jetpack» che vedrebbe i piloti battersi testa a testa.

 

Se arriverà a buon fine, Mayman ha detto che la gara sarà caratterizzata da una «serie di tralicci, anelli e cerchi» e si svolgerà sull’acqua. I piloti, tuttavia, non condivideranno lo stesso percorso per motivi di sicurezza, ma potrebbero gareggiare tra loro completando percorsi paralleli.

 

Non vi è solo l’aspetto ludico, ma alcuni stati, come la Gran Bretagna, stanno sperimentando questi jetpack per i paramedici: l’idea sarebbe di portare i dottori ai pazienti che necessitano di cure di emergenza più velocemente che mai, il che potrebbe significare il salvare potenzialmente più vite umane.

 

Ma c’è di più, e dalle nostre parti: un team di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha creato un robot umanoide che indossa un jetpack. Si chiama iRonCub, e  come dettagliato in un documento recentemente accettato per la pubblicazione sulla rivista IEEE Robotics and Automation Letters, ha due motori a reazione attaccati alle estremità di ciascuno dei suoi bracci, e altri due attaccati al suo zaino.

 

Insomma, qui si fa il tifo per il jetpacco, sempre e comunque. Perché il jetpacco rende gli anni 2020 più simili a quelli che ci immaginavamo da bambini decenni fa.

 

Non volevamo un futuro di siringhe e raccolta della legna da ardere per l’inverno, di fame e di violenza. Volevamo un futuro di jetpacchi. Aridatecelo.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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