Geopolitica

Putin torna a parlare: isteria anti-russa Stati europei servi del padrone USA

Pubblicato

il

 

 

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovič Putin è tornato a parlare in pubblico in una conferenza stampa congiunta con il presidente bielorusso Aleksandr Lukašenko.

 

L’occasione è una visita al cosmodromo di Vostočnyj, nell’oblast’ dell’Amur, l’Estremo Oriente russo.

 

«Non fermeremo le operazioni militari in Ucraina finché non avranno successo», ha detto Putin, aggiungendo che l’Ucraina ha «deviato» dagli accordi presi durante i precedenti round di colloqui, secondo l’agenzia  di Stato RIA Novosti.

 

Gli obiettivi del conflitto sono «assolutamente chiari e nobili», ha  affermato Putin. Non c’è dubbio che gli obiettivi saranno raggiunti». «L’obiettivo principale è aiutare la popolazione del Donbass , di cui abbiamo riconosciuto l’indipendenza. Siamo stati costretti a farlo perché le autorità di Kiev, pressate dall’Occidente, si sono rifiutate di rispettare gli accordi di Minsk volti a una soluzione pacifica dei problemi legati al Donbass».
Poi, Putin si è concesso una tirata contro gli Stati europei, costretti ad una posizione «offensiva ed umiliante nei confronti del loro padrone, gli USA».

 

 

Dall’imbarazzo dei leader europei, che ora possono servire gli interessi americani «a viso aperto… prendere decisioni a vantaggio degli Stati Uniti, anche nel campo dell’economia», proverrebbero l’«atteggiamento generale», la retorica dell’«aggressione russa»,  l’«isteria anti-russa» dell’ora presente.

 

Come già fatto in precedenza, quando si era rivolto al «cittadino comune dell’Occidente», l’uomo del Cremlino non dimentica di sottolineare che questo è un problema dovuto alle élite occidentali, mentre «il popolo di questi Paesi ha dovuto affrontare i problemi creati da nel corso dell’attuazione di tale politica»

 

«La guerra lampo su cui contavano i nostri nemici non ha funzionato» ha dichiarato Putin riferendosi alle sanzioni imposte dall’Occidente. Come riportato da Renovatio 21, è decisamente il caso di parlare di «guerra» economica, visto il processo di decisione politica di sequestro di centinaia di miliardi depositati in valute estere dalla Banca Centrale russa presso altre banche centrali. Come raccontato dal Financial Times, in questa guerra lampo finanziaria un ruolo da protagonista lo ha avuto Mario Draghi – e ciò ci fa comprendere quanto egli sia per sempre inadatto a condurre qualsiasi negoziato su gas e materie prime con il Cremlino.

 

Parlando di blitzkrieg, parimenti, Putin sconfessa la massa di giornali e politici occidentali che, per qualche motivo, erano convinti che la Russia cercasse in Ucraina una vittoria in poche ore. Tale menzogna è chiaramente funzionale all’idea di una coraggiosa resistenza ucraina che starebbe mettendo in fuga l’Esercito russo.

 

«Il tempo metterà tutto a posto» ha detto il presidente russo.

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

 

Più popolari

Exit mobile version