Geopolitica
Prigozhin riappare in audio
Il capo della Wagner Evgenij Prigozhin è riapparso in un audio distribuito su canali Telegram vicini al gruppo.
Nella clip audio di circa 11 minuti Prigozhin sostiene che il suo non era un golpe, ma per «impedire la distruzione del gruppo Wagner», nonché una «lezione magistrale» su come avrebbe dovuto essere l’attacco delle forze russe su Kiev. L’uomo ha rivelato che aveva ricevuto l’ordine di consegnare le armi alle forze regolari russe, e successivamente vi erano stati attacchi aerei dell’aviazione russa considerato «fattore scatenante» che ha provocato l’occupazione del quartier generale militare di Rostov sul Don.
La rivolta, secondo Prigozhin, era per lo più una protesta riguardo i modi inefficaci con i quali è condotta la guerra ucraina – e non, quindi, di un tentativo di rovesciare il presidente Putin.
«Lo scopo della campagna era prevenire la distruzione della Wagner e assicurare alla giustizia coloro che, attraverso le loro azioni non professionali, hanno commesso un numero enorme di errori durante l’operazione militare speciale» dichiara il russo.
Per il capo del gruppo di combattenti Wagner sono »l’unità più esperta ed efficace in Russia, forse nel mondo» che ha svolto «un’enorme quantità di lavoro nell’interesse della Russia».
«Abbiamo percorso 780 chilometri in un giorno. Non un solo soldato a terra è stato ucciso. Ci rammarichiamo di essere stati costretti a colpire mezzi aerei [russi], ma loro hanno sganciato bombe e lanciato attacchi missilistici» dice Prigozhin. Secondo alcune stime, sarebbero però morti forse una quindicina di piloti russi.
«Ci siamo fermati nel momento in cui il primo distaccamento d’assalto, che si è avvicinato a 200 chilometri a Mosca, ha ricontrollato l’area ed era ovvio che in quel momento sarebbe stato versato molto sangue (…) Pertanto, abbiamo ritenuto che la dimostrazione di ciò che avremmo fatto, era sufficiente».
Il leader dei mercenari ha quindi confermato il ruolo del presidente russo Lukashenko nell’accordo raggiunto con il Cremlino.
Alcuni media russi, tuttavia, dicono che l’indagine penale contro Prigozhin è ancora aperta, e vi è pressione anche a livello parlamentare per una punizione, evocata anche da Putin che aveva promesso nel suo messaggio che avrebbe «punito i traditori che tradiscono la Russia».
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