Persecuzioni
«Piano per cancellare la presenza cattolica nella società»: mons. Viganò sulle chiese incendiate in Europa
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è entrato nel discorso della quantità di chiese cattoliche date alle fiamme in Europa ed oltre. Il prelato ha preso spunto dall’incendio alla Cattedrale di Cordoba, in Ispagna, per delineare su X un pensiero generale riguardo al terrificante fenomeno.
«Continuiamo ad assistere a incendi che devastano le nostre chiese più simboliche. Qualche anno fa è stato il turno di Notre-Dame di Parigi, il cui “restauro” ha permesso di sfigurarla e farla sembrare un tempio massonico. Ora è il turno della Cattedrale di Cordoba, da tempo al centro di una diatriba per sequestrarla al culto cattolico e farne una moschea islamica o un luogo di culto interreligioso».
Continuiamo ad assistere a incendi che devastano le nostre chiese più simboliche. Qualche anno fa è stato il turno di Notre-Dame di Parigi, il cui “restauro” ha permesso di sfigurarla e farla sembrare un tempio massonico. Ora è il turno della Cattedrale di Cordoba, da tempo al… https://t.co/383Etc8oyf
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) August 9, 2025
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«Come non leggere in tutto questo un piano per cancellare la presenza della Chiesa Cattolica nella società e incoraggiare l’islamizzazione dell’Europa, un tempo cristiana? E come non vedere la perfetta coerenza di questo piano con le parole di Ursula von der Leyen, secondo la quale le radici dell’Europa globalista sono talmudiche?»
A Cordoba l’incendio è divampato il 7 agosto intorno alle 21:00 ora locale in una delle cappelle delle navate di Almanzor. Come sempre, si è parlato subito di cortocircuito elettrico, un po’ come accaduto con Notre Dame nel 2019. Tre squadre di vigili del fuoco intervenute sono riuscite a domare l’incendio.
JUST IN: Massive fire breaks out at the iconic Mosque-Cathedral of Córdoba in Spain.
It was initially constructed in 784 as a mosque and later converted into a cathedral in 1236.pic.twitter.com/MJGJO8ab7e
— Collin Rugg (@CollinRugg) August 8, 2025
Il fenomeno delle chiese abbruciate in serie non riguarda solo l’Europa. Secondo calcoli statistici, sarebbe il Canada a guidare la classifica delle chiese bruciate nel mondo, con oltre 100 casi dalla primavera 2022. In un caso, la centinaria chiesa di Notre-Dame-des-Septs-Allégresses a Trois-Rivières, nel Quebecco, è stata data alle fiamme tre volte in una settimana. Mesi fa era stato filmato un uomo mascherato intento a cospargere di benzina la parrocchia del Santissimo Sacramento a Regina, nella provincia canadese del Saskatchewan.
Another church been burned by some scum.
This is the historic Blessed Sacrament Parish church in Regina, Saskatchewan.
That’s over 80 churches in Canada now. pic.twitter.com/Quw4cVKDpE
— Kirk Lubimov (@KirkLubimov) February 11, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, una chiesa del Canada occidentale due mesi fa ha installato una recinzione di filo spinato per tener lontani i vandali anticattolici.
Tuttavia anche la già «cristianissima» Francia sta vivendo da anni un’impennata di chiese bruciate, a partire dalla sua cattedrale principale, Notre Dame a Parigi, dove il mistero continua: nel 2023 al mistero dell’incendio di Notre Dame si è aggiunta la storia del capo della ristrutturazione, Jean-Louis Georgelin, trovato morto vicino a un passo di montagna nel Sud-Est della Francia. Il decesso dell’uomo è stato definito come «incidente».
L’anno passato fa è stato il turno della cattedrale gotica di Rouen, andata a fuoco come tanti altri luoghi di culto, talvolta apertamente attaccati, talvolta finiti in fiamme senza che vi sia prova di dolo.
Il calcolo fatto è che la Francia stia perdendo un edificio religioso ogni due settimane. Al di là dell’anticristianismo piromanico, il mese la città di Parigi ha visto la profanazione di due chiese in appena tre giorni.
In India, un altro luogo in cui i roghi delle chiese sono meno misteriosi di quelli francesi, solo negli scorsi mesi sono stati bruciati più di 15 luoghi di culto cristiano, più una chiesa data alle fiamme a inizio di quest’anno. Chiese bruciate sono state registrate anche in Pakistan.
In Birmania l’esercito brucia regolarmente le chiese dei villaggi ritenuti ribelli. L’esercito della giunta si è distinto per far divorare dalle fiamme i luoghi del culto cattolico, cosa lamentata anche dagli arcivescovi locali. I militari birmani hanno incendiato la cattedrale di Bhamo solo cinque mesi fa.
Come riportato da Renovatio 21, un mese fa una chiesa ungherese è stata incendiata nella regione occidentale della Transcarpazia, in Ucraina. Sul muro i devastatori hanno scritto pure: «coltello agli ungheresi», che costituiscono la minoranza cattolica nell’area.
L’attacco contro Cristo, e i suoi luoghi, è con evidenza di portata globale – è una parte tangibile della persecuzione che la cristianità vive nel XXI secolo, nel silenzio imbarazzante delle stesse gerarchie cattoliche.
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