Pensiero

Ora legale solo per quelli con il green pass (o no?)

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Questa notte torna legale, ma solo per chi ha il green pass.

 

È il titolo che ci sentivamo di fare, tanto per dare un po’ di lavoro ai censori di internet, ai fact checker, a tutti gli sfigati che ci leggono furiosamente per toglierci la parola – nel caso di farci cacciare dai social ce l’hanno pure fatta (ma non è detta l’ultima parola…)

 

Diciamo pure che se il governo Draghi se ne uscisse con una legge del genere – ora legale solo per i detentori del lasciapassare vaccinale – noi non ci stupiremmo più di tanto.

 

Il potere dello Stato è nominalista, è positivo: ciò che dice, è. Le leggi, le vite degli uomini, non discendono dalla realtà – è la realtà umana a discendere dalla legge

Di fatto, la minoranza non vaccinata vive già sfasata rispetto al resto. La si desidera costretta in casa, dove gli orari non contano.

 

Gli orari di lavoro non servono, se non puoi lavorare.

 

Che potrebbe essere mai, quindi, farci vivere in un’ora separata? Sarebbe un sopruso tanto più crudele del rinchiuderci in casa, impedire di vederci, distruggere il nostro lavoro?

Gli orari del treno e dell’autobus non servono, se non puoi muoverti.

 

Gli orari della piscina non servono, se non puoi andarci.

 

Gli orari dei programmi TV non servono, se, in quanto sorcio chiuso in casa – come disse uno scienziato – sarebbe il caso tu divenissi un’ameba dipendente da Netflix. (C’è tuttavia buona probabilità che se non sei vaccinato vuol dire che la TV non la guardi).

 

Viviamo già in ritardo, separati dalla nostra vita. Cosa potrebbe mai voler dire farci tornare indietro di un’ora? E poi non è l’insulto che ci si rivolge, quello di essere retrogradi, arretrati sino ad essere definibili «medievali»? «Il vero killer, ha detto, sono le persone che vivono come se fosse il 13° secolo senza alcuna nozione di realtà» ha detto, parlando dei no vax che lo contestano, il vice ammiraglio Henrique Gouveia e Melo, il sommergibilista a cui il Portogallo ha affidato la sua trionfale campagna vaccinale nazionale.

 

Che poi, pensiamoci, cosa è l’ora legale? È un arbitrio. Una pura convenzione, una legge umana senza riscontro alcuno nella natura. Una scelta impostaci dall’alto, per il nostro bene

Che potrebbe essere mai, quindi, farci vivere in un’ora separata? Sarebbe un sopruso tanto più crudele del rinchiuderci in casa, impedire di vederci, distruggere il nostro lavoro?

 

Che poi, pensiamoci, cosa è l’ora legale? È un arbitrio. Una pura convenzione, una legge umana senza riscontro alcuno nella natura. Una scelta impostaci dall’alto, per il nostro bene.

 

Come in ogni ordine dall’alto che deve dirigere le nostre vite, l’ora legale vede in prima linea l’Unione Europea, che di fatto decide anche che ora è – è con il consueto coacervo insopportabili di burocrazia.

 

Lo Stato moderno è padrone del tempo e ora anche delle vostre cellule

Nel settembre 2018, la Commissione europea ha proposto di porre fine ai cambi stagionali dell’ora a partire dal 2019. Gli Stati membri avrebbero la possibilità di osservare l’ora legale tutto l’anno o l’ora solare tutto l’anno. Nel marzo 2019 il Parlamento Europeo ha approvato la proposta della Commissione, rinviando l’attuazione dal 2019 al 2021. Ad ottobre 2020 , la decisione non è stata confermata dal Consiglio dell’Unione europea. Il Consiglio ha chiesto alla Commissione di produrre una valutazione d’impatto dettagliata, ma la Commissione ritiene che spetti agli Stati membri trovare una posizione comune in seno al Consiglio.  Di conseguenza, i progressi sulla questione sono effettivamente bloccati.

 

La UE fa quello che fanno molti altri Stati, i quali – sommi detentori del tempo – decidono se cambiare l’ora o meno.

 

Stanno in ora legale permanente Argentina, Bielorussia, Islanda, Kirghizistan, Marocco, Namibia, Singapore, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Saskatchewan e Yukon, territori del Canada.

 

Sapete cosa? Vien voglia di lasciarle lì, le lancette. Si tengano pure l’ora legale, il green pass, la UE. Viviamo benissimo senza: ma davvero.

In Russia e il Bielorussia, dal 2011 al 2014, l’ora legale durava tutto l’anno – poi le lamentele del troppo buio matutino hanno fatto cambiare idea al Cremlino.

 

Punto importante: gli effetti collaterali all’ora legale ci sono. Gli esperti in ritmi circadiani fanno notare come per la salute e la sicurezza pubblica è sempre meglio l’ora solare. Perché il corpo umano, ma guarda te che strano, non sempre si adatta bene a ciò che lo Stato gli impone contro natura.

 

Ora, senza andare avanti ulteriormente, speriamo che vi sia chiara la metafora.

 

Lo Stato moderno è così potente che, così come vi dice che ora è, vi impone anche un siero genico sperimentale.

 

Il potere dello Stato è nominalista, è positivo: ciò che dice, è. Le leggi, le vite degli uomini, non discendono dalla realtà – è la realtà umana a discendere dalla legge.

 

Noi già viviamo costretti in una realtà parallela: ufficializziamo la cosa anche con i nostri orologi

Lo Stato moderno è padrone del tempo e ora anche delle vostre cellule.

 

Sapete cosa? Vien voglia di lasciarle lì, le lancette. Si tengano pure l’ora legale, il green pass, la UE. Viviamo benissimo senza: ma davvero.

 

Noi già viviamo costretti in una realtà parallela: ufficializziamo la cosa anche con i nostri orologi.

 

Sì: ora legale solo per quelli con il green pass. Sono i non vaccinati a chiederlo!

 

 

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