Geopolitica

ONG ugandesi denunciano la grande petrolifera francese: «gravi danni ai diritti, alla terra e al cibo»

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Cinque ONG francesi e ugandesi e 26 persone hanno fatto causa alla compagnia petrolifera francese TotalEnergies a Parigi, in Francia, per danni causati da presunte violazioni dei diritti umani durante i progetti petroliferi in Uganda. Lo riporta il sito russo RT.

 

Il difensore dei diritti umani ugandese Maxwell Atuhura, cinque ONG francesi e ugandesi (AFIEGO, Friends of the Earth France, NAPE/Friends of the Earth Uganda, Survie e TASHA Research Institute) e 26 persone chiedono un risarcimento, accusando l’azienda di non aver proteggere le persone e l’ambiente da progetti che hanno portato anche a carenze alimentari.

 

TotalEnergies avrebbe causato «gravi danni ai querelanti, in particolare per quanto riguarda i loro diritti alla terra e al cibo», hanno affermato martedì le ONG francesi e ugandesi in una dichiarazione.

 

«Le compagnie petrolifere straniere continuano a realizzare super profitti mentre le comunità colpite dai loro progetti in Uganda sono vessate, sfollate, mal ricompensate e vivono in condizioni di estrema povertà sulla propria terra», ha aggiunto nella dichiarazione Frank Muramuzi, direttore esecutivo di NAPE/Friends of the Earth Uganda.

 

La società sta portando avanti progetti per la costruzione dell’East African Crude Oil Pipeline (EACOP) – un tratto di 1.500 km per fornire petrolio alla costa della Tanzania attraverso riserve naturali protette – e l’esplorazione Tilenga di 419 pozzi petroliferi, alcuni dei quali si trovano nel Murchison Falls National Park, Uganda.

 

Secondo gli attivisti, più di 118.000 persone in Uganda e Tanzania sono già state colpite da questi due progetti.

 

L’attivista ambientale Kiiza Eron ha dichiarato a RT che TotalEnergies sta cercando di nascondere i suoi misfatti climatici e le violazioni dei diritti umani. Crede che questa sia una tattica secolare degli uomini d’affari, e che «si riduce sempre a un’ossessione per il profitto e un’insensibilità alle preoccupazioni sui diritti umani».

 

Gli attivisti hanno fallito in precedenza una causa del 2019 davanti a un tribunale francese per costringere TotalEnergies a fermare i progetti Tilenga e East African Crude Oil Pipeline.

 

Come riportato da Renovatio 21, in Uganda, come in molta parte dell’Africa, è molto attiva in queste settimana la diplomazia russa, con Lavrov che ha incontrato la controparte ugandese in un meeting dove si è parlato di collaborazione tra Mosca e Kampala, anche su questioni di tecnologia nucleare.

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

 

 

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