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Nizza: la statua di Santa Giovanna d’Arco resterà al suo posto

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Questa decisione pone fine, almeno temporaneamente, alla lotta per mantenere la statua di Santa Giovanna d’Arco installata a Nizza, di fronte all’omonima chiesa. La statua è stata inaugurata il 24 ottobre 2024 e poi collocata sul suo piedistallo alla presenza del sindaco di Nizza, Christian Estrosi, il 19 dicembre 2024.

 

La monumentale statua alta 4,5 metri della seconda patrona di Francia, raffigurata a cavallo e con la spada in pugno, è stata installata in uno spazio verde di fronte alla chiesa di Santa Giovanna d’Arco, in Avenue Saint-Lambert. L’ente gestore dei parcheggi metropolitani aveva firmato un contratto con l’Atelier Missor, considerato «un collettivo di artisti con sede a Nizza».

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Un processo davanti al tribunale amministrativo

Ma i nemici della santa e i laicisti di ogni tipo portarono il municipio davanti al tribunale amministrativo per mancata trasparenza nell’appalto, aggiudicato senza pubblicità né gara pubblica. Il tribunale denunciò quindi «un vizio particolarmente grave, suscettibile di comportare la risoluzione del contratto contestato» e condannò la città il 15 gennaio 2025.

 

La statua di Giovanna d’Arco doveva quindi essere rimossa. La prefettura delle Alpi Marittime ha confermato che «la statua sarebbe stata smantellata» e che «il prestatore di servizi avrebbe rimborsato le somme versate», ovvero 170.000 euro IVA esclusa. Ha specificato che «qualsiasi ricorso contro questa sentenza non è sospensivo».

 

Il sindaco insiste e firma

Tuttavia, la città, guidata da Christian Estrosi, ha insistito nell’opporsi al prefetto. «Mentre la Francia fatica a trovare la sua strada in un periodo di instabilità senza precedenti, il suo rappresentante attacca la figura di Giovanna d’Arco, che abbiamo voluto incarnare installando una statua in bronzo di fronte alla chiesa dedicata all’eroina», ha dichiarato il sindaco di Nizza in un comunicato.

 

Ha anche annunciato che l’autorità metropolitana avrebbe presentato ricorso, prima di lanciare una provocazione: «coloro che “sbloccano” il nostro grande destino nazionale possono andare avanti». Il prefetto ha poi inviato una lettera all’autorità metropolitana «per ricordarle che deve eseguire la sentenza senza indugio».

 

Tuttavia, non solo la statua non è stata rimossa, ma la base è stata addirittura rinforzata il 3 marzo con un rivestimento in cemento. «Qualunque cosa accada, la statua è destinata a rimanere qui, e faremo il necessario per garantirne la permanenza. Appartiene a questa piazza, appartiene a questa chiesa, appartiene a questo quartiere», ha dichiarato sul posto alla televisione locale il vicesindaco Gaël Nofri.

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Il caso portato davanti alla Corte d’Appello

La Corte d’Appello di Marsiglia, adita dal Comune, ha annullato la decisione del tribunale amministrativo con sentenza del 17 luglio, ponendo fine, almeno per il momento, all’accesa controversia tra il Comune, il Prefetto e le associazioni laiche. Christian Estrosi non ha nascosto la sua soddisfazione dopo l’annuncio del verdetto.

 

«Questa è una vittoria per il patrimonio, per la memoria storica e per la libertà di espressione artistica», ha dichiarato. Da parte loro, gli artisti dell’Atelier Missor hanno accolto la decisione con sollievo. In una dichiarazione, hanno affermato che questa decisione «riconosce la legittimità di un’opera nata dalla passione per la storia e l’arte».

 

Nel frattempo, la scultura è diventata un’attrazione turistica. Visitatori e fedeli si riuniscono ogni giorno in piazza per fotografare l’imponente figura della santa, rafforzandone il ruolo di nuovo simbolo della città.

 

La decisione della Corte d’appello, benché definitiva nella sua forma attuale, non impedisce la presentazione di ricorsi presso le corti superiori.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.News

 

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Immagine screenshot da YouTube

 

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