Pensiero

Nick Cave contro il Politicamente Corretto: «è diventata la religione più infelice del mondo»

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In post molto riflessivo Nick Cave, notissimo cantautore australiano, ha denunciato la cosiddetta «Cancel Culture» – cioè l’ultima metamorfosi del Politicamente Corretto che chiede di boicottare attivamente quanti non si adeguano al pensiero unico –  come una «cattiva religione va in tilt».

 

Cave nello scritto nota anche che la società sia erosa dalla mancanza di misericordia.

«La correttezza politica è cresciuta fino a diventare la religione più infelice del mondo»

 

Il grande musicista degli antipodi ha affidato i suoi pensieri al suo sito web The Red Hand Files, raccontando che la misericordia è la chiave per una società che rimane «funzionante e tollerante».

 

«La misericordia alla fine riconosce che siamo tutti imperfetti e così facendo ci fornisce ossigeno per respirare – ci permette di sentirci protetti all’interno di una società, attraverso la nostra reciproca fallibilità» scrive il Cave, aggiungendo che «senza pietà, una società perde la sua anima e divora se stessa».

 

«Senza pietà, una società perde la sua anima e divora se stessa»

«La misericordia ci consente di impegnarci apertamente in una conversazione a tutto campo –un’espansione della scoperta collettiva verso un bene comune. Se la misericordia è la nostra guida, abbiamo una rete di sicurezza di reciproca considerazione e possiamo, per citare Oscar Wilde, “giocare con grazia con le idee”».

 

«Eppure la misericordia non è scontata» sostiene il travagliato artista.

 

Essa «è un valore che dobbiamo coltivare e a cui aspirare. La tolleranza consente allo spirito di ricerca la fiducia di vagare liberamente, di commettere errori, di correggersi, di essere audace, di osare dubitare e, nel processo, di imbattersi in idee nuove e più avanzate. Senza pietà la società diventa inflessibile, paurosa, vendicativa e priva di senso dell’umorismo».

 

«La misericordia ci consente di impegnarci apertamente in una conversazione a tutto campo –un’espansione della scoperta collettiva verso un bene comune»

«Per quanto posso vedere, la Cancel Culture è l’antitesi della misericordia», ha esortato Cave.

 

«La correttezza politica è cresciuta fino a diventare la religione più infelice del mondo. Il suo tentativo un tempo onorevole di reimmaginare la nostra società in un modo più equo ora incarna tutti gli aspetti peggiori che la religione ha da offrire (e nessuno della bellezza): la certezza morale e l’ipocrisia priva anche della capacità di redenzione. È diventata letteralmente, la cattiva religione scatenata».

 

Il musicista è altresì preoccupato per i risvolti creativi del Politicamente Corretto divenuto dogma militarizzato: «il rifiuto del coinvolgimento di idee scomode ha un effetto asfissiante sull’anima creativa di una società».

 

«Senza pietà la società diventa inflessibile, paurosa, vendicativa e priva di senso dell’umorismo»

Colpisce in Cave la profonda analisi della peste emozionale che ha investito la società, inaridita dalla mancanza totale di empatia.

 

«La compassione è l’esperienza primaria – l’evento del cuore – da cui emerge il genio e la generosità dell’immaginazione».

 

«Il rifiuto del coinvolgimento di idee scomode ha un effetto asfissiante sull’anima creativa di una società»

Andiamo verso una società priva di libertà e di fantasia? La risposta di Cave è articolata, elegante, rischiosa.

 

«La creatività è un atto d’amore che può urtare contro le nostre convinzioni fondamentali e, così facendo, porta alla luce nuovi modi di vedere il mondo. Questa è sia la funzione che la gloria dell’arte e delle idee».

 

«Una forza che trova il suo significato nell’annullamento di queste idee difficili ostacola lo spirito creativo di una società e colpisce la natura complessa e diversificata della sua cultura».

 

«La creatività è un atto d’amore che può urtare contro le nostre convinzioni fondamentali e, così facendo, porta alla luce nuovi modi di vedere il mondo»

L’estrema, garbata lucidità del cantante, martoriato da una vita non sempre felicissima (è di recente morto suo figlio), ci commuove e ci dà speranza.

 

Che un artista si renda conto della mostruosità della società che viene ora via via implementata è un segno stupendo, che conserveremo nel cuore.

 

Nick Cave aveva una band che si chiamava Bad Seeds, i semi cattivi. Qui il seme ci pare invece ottimo.

 

Bravo Nick.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di Des Cho via Flicker pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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