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Musk dice che denuncerà le ONG sostenute da Soros

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Elon Musk si è impegnato ad intraprendere un’azione legale contro le organizzazioni non governative finanziate dallo speculatore internazionale George Soros per i loro presunti tentativi di sopprimere la libertà di parola.

 

Mercoledì, in un post su Twitter, Elon ha reagito a un articolo del giornalista Ben Scallan, il quale sosteneva che le ONG sostenute dalla Open Society Foundations, una rete di sovvenzioni fondata da Soros, stanno spingendo un «programma di censura» in Irlanda e Scozia che include perquisizioni da parte della polizia di abitazioni e dispositivi elettronici personali.

 

Nel suo articolo, lo Scallan ha respinto le affermazioni dei politici irlandesi secondo cui i crimini basati sull’odio nel Paese sarebbero in aumento, sostenendo che la polizia e le autorità locali hanno incoraggiato i cittadini a denunciare questo tipo di cattiva condotta, portando a un aumento delle statistiche, ma non del numero effettivo di crimini, sostenendo che tali politiche hanno anche innescato un cambiamento culturale nella percezione di ciò che può essere considerato odioso.

 

Secondo il giornalista, questo dà alle autorità del paese una scusa per spingere per leggi più severe che limitino la libertà di parola.

 

«Esattamente. X intraprenderà un’azione legale per fermare tutto ciò. Non vedo l’ora che inizi l’esibizione delle prove!» ha scritto il Musk, riferendosi alle presunte attività delle ONG per sostenere questo tipo di agenda.

 

Musk – che una volta si definiva un «assolutista della libertà di parola» – aveva già rivolto una frecciata a Soros a maggio, quando aveva paragonato il miliardario di origine ungherese al supercriminale mutante Magneto della serie X-Men della Marvel. Ridde di critici hanno gridato all’antisemitismo, poiché, come il Magneto, il Soros sarebbe un sopravvissuto all’Olocausto – anche se tuttavia ha ammesso in una conturbante intervista TV di anni fa che egli, facendosi passare per il figlio di un amico cristiano della famiglia, ha collaborato con la confisca dei beni dei suoi correligionari ebrei.

 

«Soros odia l’umanità», disse all’epoca Musk, aggiungendo che «vuole erodere il tessuto stesso della civiltà». I commenti del Musk sono stati fatti ​​dopo che si è saputo che il magnate liberale aveva abbandonato la sua partecipazione in Tesla, vendendo circa 132.000 azioni della società.

 

Soros è ben noto per le sue politiche neoliberiste e per le massicce donazioni volte a promuovere l’attivismo a favore dell’immigrazione. Secondo uno studio del Media Research Center, ha legami finanziari con più di 250 media in tutto il mondo. Lo studio afferma inoltre che questo tipo di influenza aiuta a isolarlo dalle critiche, a modellare l’opinione pubblica e a promuovere l’estremismo ambientale e il «fanatismo LGBT».

 

Come riportato da Renovatio 21, Open Society sotto la nuova gestione ha annunciato licenziamenti di massa per almeno il 40% del personale, mentre continuano i finanziamenti all’Ucraina, di cui lo speculatore prevede la «vittoria finale». La Russia intanto mette al bando le ONG da lui finanziate. Passando il testimone all’erede Alex Soros, figlio filosofo già nelle grazie di papa Bergoglio, è stato anche comunicato che la maggior parte dei progetti delle fondazioni Soros in UE saranno chiusi.

 

Poche settimane fa si era ancora una volta diffusa in rete la notizia che George Soros fosse morto. Quando poi il 92enne disse di essere ancora vivo, in rete si scatenò la delusione più amara.

 

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

 

 

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