Guerra cibernetica

Mosca chiede risposte sul presunto SMS della Truss a Blinken poco dopo l’esplosione di Nord Stream

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La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova vuole risposte riguardo al misterioso messaggio iPhone con scritto «It’s done» («è fatto») presumibilmente inviato dall’allora Primo Ministro Liz Truss al Segretario di Stato americano pochi istanti dopo gli attacchi di sabotaggio contro la rete Nord Stream a fine settembre. Lo riporta la testata governativa russa Sputnik, ora bandita dall’internet occidentale.

 

Come riportato da Renovatio 21, la notizia è molto sospetta: il Daily Mail, che ha fatto lo scoop del telefonino hackerato, ha parlato di un attacco di cui la Truss, allora ministro degli Esteri, e l’apparato di sicurezza britannico avrebbero avuto contezza a giugno. La tempistica non coincide con il messaggio delle ore della detonazione in fondo al Baltico. Per cui pensiamo si tratti di una fake news… a meno che, non vi sia stato un secondo hack, magari sulla memoria cloud. Resta improbabile che la Truss e l’apparato che la deve difendere siano così sprovveduti…

 

Tuttavia, niente di tutto questo interessa alla Zakharova, che sul suo canale Telegram chiede a Londra di dire la verità.

 

«Ad essere onesti, non mi interessa chi ha ricevuto queste informazioni e come. Sono interessato alla risposta di Londra alla seguente domanda: il primo ministro britannico Liz Truss ha inviato un messaggio al segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo che il gasdotto Nord Stream è stato fatto saltare in aria con le parole “È fatto”?”».

 

La portavoce della diplomazia del Cremlino suggerisce che «milioni di persone in tutto il mondo» stavano aspettando risposte alla domanda su come la sicurezza energetica del pianeta sia stata minata, «e quale ruolo hanno svolto gli anglosassoni in questo attacco terroristico».

 

Da notare il riferimento, sempre più usato tra il ministro degli Esteri Lavrov e il presidente della Federazione Russa Putin, agli «anglosassoni». (Un’altra espressione che usano spesso, in alternativa, è quella del «miliardo d’oro»)

 

Ieri 19fortyfive, una testata giornalistica che si occupa di difesa e sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha riferito che tra le informazioni sospettate di essere trapelate dal cellulare hackerato di Truss ci sarebbe il suddetto messaggio di testo tra l’ormai ex premier del Regno Unito e il massimo diplomatico statunitense, il segretario di Stato, e chitarrista amatoriale, Anthony Blinken.

 

Tuttavia anche 19fortyfive cita come fonte il noto imprenditore internet Kim Dotcom, che aveva parlato su Twitter di una penetrazione del cloud dove vi sarebbe il messaggio. Il Daily Mail, testata che ha fatto lo scoop del telefonino hackerato, bolla la storia del messaggino «It’s done» come «conspiracy theory», teoria del complotto.

 

Al momento, tuttavia, non sembra essere data alcuna risposta.

 

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