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Monsignor Viganò dice che le guardie svizzere dovrebbero arrestare Bergoglio e Fernandez

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L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha risposto alla scoperta del libro «erotico» del cardinale Victor Manuel «Tucho» Fernandez chiedendo l’arresto e la cacciata dal Vaticano del porporato e dello stesso papa Francesco da parte delle Guardie Svizzere.

 

«I blasfemi rigurgiti di cloaca del ributtante libello di Tucho mostrano un tale livello di perversione e di alienità alla Fede da imporre la cacciata manu militari dell’Argentino e dei suoi complici» ha scritto monsignor Viganò su Twitter.

 

«Le Guardie Svizzere hanno giurato di difendere la Sede di Pietro, non colui che la sta demolendo sistematicamente. Siano dunque fedeli al giuramento e arrestino questi eretici pervertiti!» esclama l’arcivescovo.

 

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La dichiarazione dell’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti fa seguito alla pubblicazione della notizia secondo cui il cardinale Fernandez, ritenuto l’autore della scandalosa dichiarazione pro-benedizioni omosessuali Fiducia Supplicans e autore almeno di parti della controversa enciclica Amoris Laetitia, aveva pubblicato nel 1998 un’opera teologica ricca di passaggi espliciti.

 

L’opera, intitolata La Passione mistica: spiritualità e sensualità, mette a confronto le esperienze mistiche con la sessualità maschile e femminile.

 

Papa Francesco aveva dimostrato subito indulgenza nei confronti dei peccati sessuali e dei prelati tormentati dagli scandali. Già nel 2013, al suo ritorno a Roma dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio, aveva affermato che «se una persona è gay e cerca Dio e ha buona volontà, chi sono io per giudicarlo?»

 

Nel 2014 il Bergoglio aveva sorpreso anche i fedeli cattolici baciando le mani di un anziano prete noto per l’attivismo LGBT.

 

Il cardinale Fernandez, ora a capo del Dicastero per la Dottrina della Fede, era già noto per aver dato alle stampe un libro sul bacio, scritto, assicurava, grazie alle testimonianze di altri con esperienze baciatorie.

 

Monsignor Viganò in settimana aveva dichiarato che la dichiarazione Fiducia Supplicans rappresenterebbe «eresia manifesta». Il documento vaticano vergato dal Fernandez e firmato dal Bergoglio ha provocato opposizione di vescovi in tutto il mondo.

 

È stato poi confermato che, alla viglia della pubblicazione della dichiarazione (giorno che coincideva con il compleanno del papa argentino) in una chiesa a Nord di Buenos Aires una statua di San Pietro è stata enigmaticamente colpita da un fulmine, che ha disintegrato la mano del primo papa e le simboliche chiavi.

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Immagine da LifeSiteNews
 

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