Pensiero
Mons. Viganò: l’«infinita dignità» invocata da Bergoglio si ferma davanti a vaccini, aborti, predazione degli organi e traffici mostruosi dell’élite
Renovatio 21 pubblica questo scritto dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò apparso su X.
La lettera di Jorge Bergoglio ai Vescovi degli Stati Uniti costituisce la più evidente ammissione circa l’efficacia delle misure adottate dall’Amministrazione Trump per contrastare l’operazione di sostituzione etnica voluta dall’élite globalista mediante la deportazione di massa dal Terzo Mondo.
Bergoglio non può permettere che si interrompa il flusso esorbitante di denaro pubblico versato alla USCCB e alle fondazioni e ONG «cattoliche» – ad iniziare dal JRS dei Gesuiti americani – e usato non per promuovere opere di autentica carità cristiana ma un piano di dissoluzione sociale. Per questo egli cerca di dare una base dottrinale «all’accoglienza» indiscriminata dei clandestini, addirittura scomodando a sproposito il Magistero di Papa Pio XII.
Le parole del Gesuita Argentino si smentiscono da sé. Se esse fossero vere e disinteressate, avremmo dovuto sentirle molto prima, quando l’Amministrazione Biden toglieva lo stipendio ai cittadini Americani che non si sottoponevano all’inoculazione del cosiddetto vaccino. In quel caso la «infinita dignità di tutti» si è fermata davanti ai diktat della stessa cupola eversiva che ha pianificato la sostituzione etnica; la stessa cupola che paga con i soldi dei contribuenti il Vaticano, la Conferenza Episcopale Americana, i Gesuiti ultraprogressisti che sostengono la Sinistra woke e tutta la costellazione di enti e ONG.
Dov’erano Bergoglio e l’Episcopato americano, quando Biden permetteva l’aborto sino al momento del parto? Perché non hanno difeso la «infinita dignità» delle creature innocenti e indifese che vengono abortite?
Perché hanno taciuto sul criminale traffico di minori violati, fatti prostituire, dati in pasto all’elite pedofila, venduti al mercato della predazione degli organi? (…)
Nella parabola del Buon Samaritano, l’uomo che viene derubato dai briganti e lasciato in fin di vita potrebbe oggi essere un Americano rapinato da un clandestino, o il veterano picchiato da una baby gang.
Bergoglio non si ferma ad aiutarlo, perché è troppo preso dall’obbedire ai suoi padroni. Chi invece si ferma a curarlo, chi lo porta nella locanda a proprie spese (e non con i soldi del contribuente), non è una ONG dei gesuiti né una charity progressista finanziata da USAID, ma quel Samaritano che i nuovi dottori della Legge considerano un eretico, e che oggi ha il cappellino rosso con la scritta MAGA.
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
Immagine da Exsurge Domine.
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